Soldato ucciso a colpi di mannaia, Londra è sotto shock

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L’uomo è stato aggredito con un machete da due persone, già fermate, al grido di “Allah Akbar”. Per la polizia si tratterebbe di “un atto terroristico”. Il premier Cameron: "Vogliono dividerci ma ci rendono più forti". Si temono altri agguati nel paese

La Gran Bretagna si prepara a fronteggiare altri attacchi simili a quello che, mercoledì 22 maggio, ha messo fine alla vita di un soldato a Woolwich Street, a Londra, vicino alla caserma della Royal Artillery, un reparto di artiglieria dell'esercito che si trova nella zona sud-est della città. L'uomo è stato ucciso a colpi di machete, al grido di Allah Akbar. Due persone sono state fermate e la polizia parla di "attentato di matrice terroristica".
Il premier David Cameron ha interrotto un viaggio di lavoro in Francia ed è rientrato nella capitale: l'uccisione di un soldato a Londra da parte di estremisti islamici è "un tradimento dell'Islam", ha detto, assicurando che la Gran Bretagna sarà "risoluta" nel combattere il terrorismo. "Chi ha fatto questo cerca di dividerci, ma dovrebbe sapere che il risultato è renderci più uniti e renderci più forti".
In tutta la città, intanto, sono state rafforzati i controlli di polizia nel timore di nuove aggressioni o attentati.

Fermati due attentatori, uno ferito gravemente - E proseguono le indagini sull’episodio di Londra. E continuano ad aggiungersi dettagli alle ricostruzioni dell'attacco in cui un soldato è rimasto ucciso in quello che viene considerato un atto di terrorismo. I due uomini ritenuti responsabili dell'attacco sono stati entrambi feriti e catturati dalla polizia.
Sono vivi, ma uno dei due è in gravi condizioni, come confermano gli ultimi aggiornamenti. Non ne sono state rivelate le identità, così come ancora non si hanno conferme ufficiali sulle generalità della vittima che però è individuato dai media come un militare (come confermato da una fonte citata dalla Bbc).
I due attentatori sono stati entrambi trasportati in ospedale, a quanto si apprende uno di loro, probabilmente quello ferito più gravemente, vi è stato trasportato in elicottero. Il luogo dell'attacco resta al momento isolato da un perimetro di sicurezza e presidiato dalle forze dell'ordine. Sul posto continuano a lavorare gli agenti della scientifica.

La dinamica dell’agguato a colpi di machete - Non erano ancora le 14.30 quando la polizia è stata chiamata sul posto, a Woolwich, periferia multietnica del sud-est di Londra, sede anche di una caserma. Per terra il corpo insanguinato di un uomo con indosso una maglietta con la scritta “Help for Heros", lo slogan che caratterizza una nota associazione per i soldati feriti in guerra sostenuta dalla famiglia reale. Molti testimoni parleranno poi di un corpo "decapitato", raccontando di un'aggressione feroce e cruenta, perpetrata da due individui - apparentemente di origine africana - che avrebbero investito la vittima con una vettura prima di saltarle addosso e massacrarla. Le autorità restano caute e rivelano col contagocce dettagli e particolari.

Il macabro filmato degli aggressori
- Un filmato mostra scene dell'attacco. Mentre si moltiplicano pure le immagini del macabro show inscenato da quelli che appaiono come gli assassini e che, dopo l'assassinio, si sono rivolti a una telecamera presente sul posto. Vi si vede un uomo di colore con le mani insanguinate che impugna una mannaia, anch'essa grondante sangue, e un coltello. Sembra giovane e di radici africane, guarda dritto nella telecamera e parla: "Nel nome del grande Allah, non smetteremo di combattervi", dice. "Mi scuso con le donne che hanno dovuto assistere a questo oggi, ma nella nostra terra le donne devono vedere le stesse cose. Voi non sarete mai al sicuro. Liberatevi del vostro governo, a loro non importa di voi".

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