Siria, Internet torna alla normalità dopo il blackout
MondoIl paese mediorientale è scomparso dalla rete globale per quasi una giornata. Un "malfunzionamento tecnico" secondo l'agenzia di stato, che però non convince gli attivisti per le libertà digitali. E non è il primo caso...
L'agenzia di stato SANA si è subito affrettata a spiegare che si è trattato di un "malfunzionamento nei cavi in fibra ottica" e che la "riparazione ha richiesto molti sforzi".
Diversi servizi di monitoraggio del traffico online hanno monitorato il blackout e il lento ritorno alla normalità, come si può vedere nei grafici che seguono.
#Syria Internet connectivity appears to be returning -- @akamai platform traffic to the country is increasing: twitter.com/akamai_soti/st…
— StateOfTheInternet (@akamai_soti) 08 maggio 2013
After an almost 20 hour outage Syria just came back online at 14:12 UTC today. Also see pic. twitter.com/bgpmon/status/…
— BGPmon.net (@bgpmon) 08 maggio 2013
Tra le prime compagnie a segnalare il "guasto" c'è stata Google, che nel suo Rapporto sulla Trasparenza ha tenuto traccia di come i propri servizi siano diventati del tutto inaccessibili, per poi tornare raggiungibili dopo circa 20 ore (qui è possibile visualizzare il traffico di Google in Siria in tempo reale).
Nonostante le rassicurazioni del governo, diversi attivisti temono che dietro il presunto "guasto" ci sia la volontà di oscurare le voci dell'opposizione durante nuove operazioni militari. E' questa la tesi sostenuta da Syrian Observatory for Human Rights, organizzazione britannica che monitora la violazione dei diritti umani in Siria.
"Temiamo che questo blackout costituisca un tentativo volontario di silenziare le comunicazioni online per nascondere i gravi eventi che attualmente si stanno consumando in Siria", ha dichiarato invece l'Electronic Frontier Foundation, organizzazione statunitense che lotta per i diritti digitali.
I precedenti - Già in passato il governo siriano ha oscurato internet in occasione di momenti delicati. E' successo lo scorso gennaio, quando molti quartieri di Damasco sono stati disconnessi per "motivi di sicurezza". Lo stesso era accaduto a fine novembre 2012, a Luglio 2012 e a Giugno 2011. Nel suo report sulla trasparenza, Google riporta altri eventi precedenti relativi ai propri servizi, tra i quali il più noto è il blocco di YouTube tornato attivo nel 2011 dopo circa tre anni di blackout.