Prima udienza generale per il nuovo Pontefice. "La logica della Croce non è quella del dolore, ma quella del dono di sé", dice, invitando i fedeli a uscire da se stessi per andare incontri agli altri
Prima udienza generale per Papa Francesco, che ha deciso di attraversare Piazza San Pietro su una jeep scoperta, fermandosi spesso per salutare personalmente i fedeli. Il pontefice ha aperto la sua udienza rivolgendo come prima cosa un pensiero Joseph Ratzinger: "Fratelli e sorelle, buongiorno. Sono lieto di accogliervi in questa mia prima udienza generale. Raccolgo il testimone dalle mani del mio amato predecessore Benedetto XVI".
Poi Papa Francesco ha voluto esortare la Chiesa a uscire dalle proprie mura. La Chiesa non deve "accontentarsi delle 99 pecorelle", ma uscire dal suo ovile per andare a cercare quella perduta ha detto il vescovo di Roma. Occorre uscire da se stessi - ha detto - per andare incontro agli altri, verso le periferie, verso quelli che sono più lontani, che più hanno bisogno di consolazione, di aiuto". "C'è tanto bisogno - ha spiegato - di portare la presenza di Gesù Misericordioso. La logica della Croce non è prima di tutto quella del dolore e della morte ma quella del dono di sé, che porta vita". Dunque, bisogna "uscire da se stessi, da un modo stanco e abitudinario di vivere la fede, chiuso nei propri schemi".
"Qualcuno - ha continuato il Pontefice - rivolto ai 25mila fedeli presenti - potrebbe dire: ma padre 'non ho tempo', 'ho tante cose da fare', 'è difficile', 'che cosa posso fare io con le mie poche forze?'". "Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo il coraggio di 'uscire' per portare Cristo". In proposito il Papa ha fatto l'esempio di San Pietro che "non appena Gesù parla di passione, morte e risurrezione, di dono di sè, di amore verso tutti lo prende in disparte e lo rimprovera. Quello che dice Gesù sconvolge i suoi piani, appare inaccettabile, mette in difficoltà le sicurezze che si era costruito, la sua idea di Messia. E Gesù guarda i discepoli e rivolge a Pietro forse una delle parole più dure dei Vangeli: 'Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini'".
"Dio - ha insistito Bergoglio - pensa sempre con misericordia; Dio pensa come il padre che attende il ritorno del figlio e gli va incontro, lo vede venire quando è ancora lontano, segno che lo aspettava, andava tutti i giorni sulla terrazza della sua casa; Dio pensa come il samaritano che non passa vicino al malcapitato commiserandolo, ma soccorrendolo senza chiedere nulla in cambio; Dio pensa come il pastore che dona la sua vita per difendere e salvare le pecore".
Poi Papa Francesco ha voluto esortare la Chiesa a uscire dalle proprie mura. La Chiesa non deve "accontentarsi delle 99 pecorelle", ma uscire dal suo ovile per andare a cercare quella perduta ha detto il vescovo di Roma. Occorre uscire da se stessi - ha detto - per andare incontro agli altri, verso le periferie, verso quelli che sono più lontani, che più hanno bisogno di consolazione, di aiuto". "C'è tanto bisogno - ha spiegato - di portare la presenza di Gesù Misericordioso. La logica della Croce non è prima di tutto quella del dolore e della morte ma quella del dono di sé, che porta vita". Dunque, bisogna "uscire da se stessi, da un modo stanco e abitudinario di vivere la fede, chiuso nei propri schemi".
"Qualcuno - ha continuato il Pontefice - rivolto ai 25mila fedeli presenti - potrebbe dire: ma padre 'non ho tempo', 'ho tante cose da fare', 'è difficile', 'che cosa posso fare io con le mie poche forze?'". "Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo il coraggio di 'uscire' per portare Cristo". In proposito il Papa ha fatto l'esempio di San Pietro che "non appena Gesù parla di passione, morte e risurrezione, di dono di sè, di amore verso tutti lo prende in disparte e lo rimprovera. Quello che dice Gesù sconvolge i suoi piani, appare inaccettabile, mette in difficoltà le sicurezze che si era costruito, la sua idea di Messia. E Gesù guarda i discepoli e rivolge a Pietro forse una delle parole più dure dei Vangeli: 'Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini'".
"Dio - ha insistito Bergoglio - pensa sempre con misericordia; Dio pensa come il padre che attende il ritorno del figlio e gli va incontro, lo vede venire quando è ancora lontano, segno che lo aspettava, andava tutti i giorni sulla terrazza della sua casa; Dio pensa come il samaritano che non passa vicino al malcapitato commiserandolo, ma soccorrendolo senza chiedere nulla in cambio; Dio pensa come il pastore che dona la sua vita per difendere e salvare le pecore".