Nell'incontro con il corpo diplomatico Bergoglio auspica un maggiore confronto tra le varie religioni: "Pontefice è colui che costruisce ponti". Poi invita a più attenzione sui temi ambientali: "Se non amiamo la nostra terra il cammino diventa difficile"
"Intensificare il dialogo tra le varie religioni e il confronto con i non credenti". A dichiararlo, nel tradizionale messaggio al corpo diplomatico, Papa Francesco, che ha spiegato di aver "molto apprezzato la presenza, durante la Messa d'inizio del mio ministero, di tante Autorità civili e religiose del mondo islamico". Ma il nuovo Pontefice non vuole solo costruire un rapporto con le altre fedi, ma anche con il più variegato mondo dei non credenti. Secondo il nuovo Pontefice, infatti, "è pure importante intensificare il confronto con i non credenti, affinché non prevalgano mai le differenze che separano e feriscono ma, pur nella diversità, vinca il desiderio di costruire legami veri di amicizia tra tutti i popoli".
"Pontefice è colui che costruisce ponti" - Una volontà di dialogo che per Papa Francesco fa parte dei compiti del suo ruolo. "Uno dei titoli del vescovo di Roma è Pontefice, cioè - ha spiegato Francesco - colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini". Il Papa esprime il suo auspicio: "Desidero proprio che il dialogo tra noi aiuti a costruire punti tra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell'altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello da accogliere e abbracciare! Le mie stesse origini poi mi spingono a lavorare per edificare ponti".
Non si costruiscono ponti senza Dio - Il Papa poi ha ricordato che la sua famiglia è di origini italiane: "E così in me è sempre vivo questo dialogo tra luoghi e culture fra loro distanti, tra un capo del mondo e l'altro, oggi sempre più vicini, interdipendenti, bisognosi di incontrarsi e di creare spazi reali di autentica fraternità". E in quest'opera, avverte il Papa, "è fondamentale anche il ruolo della religione. Non si possono infatti costruire ponti tra gli uomini dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio ignorando gli altri".
"San Francesco insegna il rispetto per il creato" - Bergoglio ha quindi voluto anche ritornare sulla scelta del suo nome da Pontefice, Francesco, richiamando a una maggiore attenzione all'ambiente. "Se non impariamo sempre più ad amare questa nostra terra" ha detto, il "cammino" diventa "difficile. Anche in questo caso mi è di aiuto pensare al nome di Francesco che insegna un profondo rispetto per tutto il Creato, il custodire questo nostro ambiente, che troppo spesso non usiamo per il bene, ma sfruttiamo avidamente a danno l'uno dell'altro".
"Pontefice è colui che costruisce ponti" - Una volontà di dialogo che per Papa Francesco fa parte dei compiti del suo ruolo. "Uno dei titoli del vescovo di Roma è Pontefice, cioè - ha spiegato Francesco - colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini". Il Papa esprime il suo auspicio: "Desidero proprio che il dialogo tra noi aiuti a costruire punti tra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell'altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello da accogliere e abbracciare! Le mie stesse origini poi mi spingono a lavorare per edificare ponti".
Non si costruiscono ponti senza Dio - Il Papa poi ha ricordato che la sua famiglia è di origini italiane: "E così in me è sempre vivo questo dialogo tra luoghi e culture fra loro distanti, tra un capo del mondo e l'altro, oggi sempre più vicini, interdipendenti, bisognosi di incontrarsi e di creare spazi reali di autentica fraternità". E in quest'opera, avverte il Papa, "è fondamentale anche il ruolo della religione. Non si possono infatti costruire ponti tra gli uomini dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio ignorando gli altri".
"San Francesco insegna il rispetto per il creato" - Bergoglio ha quindi voluto anche ritornare sulla scelta del suo nome da Pontefice, Francesco, richiamando a una maggiore attenzione all'ambiente. "Se non impariamo sempre più ad amare questa nostra terra" ha detto, il "cammino" diventa "difficile. Anche in questo caso mi è di aiuto pensare al nome di Francesco che insegna un profondo rispetto per tutto il Creato, il custodire questo nostro ambiente, che troppo spesso non usiamo per il bene, ma sfruttiamo avidamente a danno l'uno dell'altro".