A confermare la notizia l'Onu, dopo che è apparso su Youtube un video di ribelli siriani che annunciava di aver preso in ostaggio un convoglio delle Nazioni Unite. La missione è attiva dal 1974 e controlla il cessate il fuoco tra Damasco e israeliani
Una ventina di caschi blu filippini delle Nazioni Unite sono stati rapiti vicino alle alture del Golan al confine tra Siria e Israele. Lo ha confermato l'Onu, dopo che su Youtube è apparso un video di un gruppo delle forze di opposizione, che annunciava di aver sequestrato un convoglio di osservatori delle Nazioni Unite vicino alle Alture del Golan. (GUARDA IL VIDEO)
"Gli osservatori Onu erano impegnati in una normale missione di rifornimento quando sono stati fermati da circa 30 uomini armati vicino al posto di osservazione 58, che ha subito danni ed è stato evacuato lo scorso fine settimana per i pesanti combattimento in corso a Al Jamlah", ha spiegato il vice portavoce dell'Onu, Eduardo del Buey, specificando che gli uomini presi in ostaggio, "erano un team inviato sul posto per accertare la situazione e trovare una soluzione".
Nel video si intravedono alcuni uomini vestiti con le uniformi dei caschi blu Onu seduti all'interno di un camion. Un giovane, vestito in abiti civili con altri che impugnano kalashnikov Ak-47, afferma di parlare a nome del "comando dei Martiri di Yarmouk", e sostiene di aver sequestrato forze della, missione Onu, "United Nations Disengagement Observer Force", che saranno tenute in ostaggio fino al ritiro delle forze del regime di Bashar al-Assad dai sobborghi del villaggio di Jamla. "Se il ritiro non avverrà entro 24 ore li tratteremo come prigionieri", afferma il ribelle, accusando i caschi blu di collaborare con le forze di Assad nello spingere nel forze dell'opposizione fuori da Jamla.
Nell'area dal 31 maggio 1974 è attiva la missione Undof (United Force of Disengangement Observer Force) che controlla il cessate il fuoco tra siriani e israeliani, dopo che questo ultimi al termine della Guerra dei Sei Giorni del 1967 hanno assunto il controllo delle Alture, che poi si sono annessi nel 1981.
La missione è formata da un totale di 1.001 soldati, 40 civili stranieri e 99 civili locali. I Paesi che forniscono le truppe sono Austria, Croazia, India e Filippine. Dalla sua costituzione si sono contate 44 vittime.
"Gli osservatori Onu erano impegnati in una normale missione di rifornimento quando sono stati fermati da circa 30 uomini armati vicino al posto di osservazione 58, che ha subito danni ed è stato evacuato lo scorso fine settimana per i pesanti combattimento in corso a Al Jamlah", ha spiegato il vice portavoce dell'Onu, Eduardo del Buey, specificando che gli uomini presi in ostaggio, "erano un team inviato sul posto per accertare la situazione e trovare una soluzione".
Nel video si intravedono alcuni uomini vestiti con le uniformi dei caschi blu Onu seduti all'interno di un camion. Un giovane, vestito in abiti civili con altri che impugnano kalashnikov Ak-47, afferma di parlare a nome del "comando dei Martiri di Yarmouk", e sostiene di aver sequestrato forze della, missione Onu, "United Nations Disengagement Observer Force", che saranno tenute in ostaggio fino al ritiro delle forze del regime di Bashar al-Assad dai sobborghi del villaggio di Jamla. "Se il ritiro non avverrà entro 24 ore li tratteremo come prigionieri", afferma il ribelle, accusando i caschi blu di collaborare con le forze di Assad nello spingere nel forze dell'opposizione fuori da Jamla.
Nell'area dal 31 maggio 1974 è attiva la missione Undof (United Force of Disengangement Observer Force) che controlla il cessate il fuoco tra siriani e israeliani, dopo che questo ultimi al termine della Guerra dei Sei Giorni del 1967 hanno assunto il controllo delle Alture, che poi si sono annessi nel 1981.
La missione è formata da un totale di 1.001 soldati, 40 civili stranieri e 99 civili locali. I Paesi che forniscono le truppe sono Austria, Croazia, India e Filippine. Dalla sua costituzione si sono contate 44 vittime.