I colibatteri sono stati trovati in un controllo in Cina e 1.800 Taarta Chokladkrokant sono state ritirate dal mercato in 23 Paesi, Italia compresa. La portavoce del colosso svedese assicura: "Mai finiti in vendita i dolci contaminati"
Dopo le polpette presentate come di manzo ma contenenti carne equina, un altro prodotto gourmet 'simbolo' del colosso dell'arredamento low cost Ikea finisce nel mirino. Si tratta delle torte al cioccolato e mandorle "chokladkrokant": il gruppo ne ha bloccata la vendita in 23 Paesi, tra i quali l'Italia, dopo che le autorità sanitarie cinesi hanno rilevato nel prodotto tracce di colibatteri. Una misura precauzionale anche se nel nostro paese, ha comunicato Ikea Italia ai carabinieri dei Nas, "non sono presenti lotti" di torte contaminate.
La decisione di Ikea è stata presa dopo la distruzione da parte delle dogane cinesi di 1.800 dolci "chokladkrokant" intercettati lo scorso novembre nel porto di Shanghai. Stando al quotidiano anglofono Shanghai Daily, da alcuni test è emerso che i dolci contenevano "un livello eccessivo di batteri coliformi". Questi batteri, normalmente poco pericolosi per l'uomo, possono però essere la spia di una contaminazione fecale. Le torte ritirate sono state prodotte dal fornitore svedese Almondy.
"Vi sono indicazioni secondo le quali la concentrazione dei batteri scoperti è bassa ma dobbiamo conoscere la percentuale esatta e sapere cosa sia accaduto", ha precisato una portavoce di Ikea, Ylva Magnusson. Ma in Cina, lo stop non ha riguardato solo le torte dell'Ikea. In quella che alcuni hanno definito come una sorta di "offensiva" nei confronti dell'Occidente, infatti, le autorità sanitarie cinesi hanno bloccato anche altri 247 articoli alimentari e cosmetici importati poiché risultati al di sotto degli standard qualitativi previsti. Tra questi, anche formaggi prodotti dalla Kraft, barrette al cioccolato della Nestlé e creme solari della Shiseido. I prodotti, come riporta il quotidiano online ShanghaiDaily.com, sono stati bloccati nei mesi scorsi e sono andati distrutti o rispediti all'origine. Nel caso dei formaggi Kraft, il prodotto era scaduto. Nelle barrette Nestlé, invece, le autorità sanitario hanno rilevato la presenza del dolcificante sorbitolo che, se consumato in eccesso, può provocare danni alla salute. Nelle creme solari Shiseido, poi, è stata rilevata la presenza di cadmio, sostanza che può rivelarsi nociva e velenosa.
Quanto alle torte contaminate, anche se Ikea ha escluso la presenza di tale lotto in Italia, gli esperti invitano comunque alla prudenza: "I batteri coliformi non sono in generale pericolosi per l'uomo, ma tutto dipende dal sierotipo del batterio e dalla quantità rilevata", sottolinea il vicepresidente della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli, il quale ricorda come di recente questo tipo di batteri, in particolari gli Escherichia coli, abbiano causato epidemie in Europa con casi anche letali.
La decisione di Ikea è stata presa dopo la distruzione da parte delle dogane cinesi di 1.800 dolci "chokladkrokant" intercettati lo scorso novembre nel porto di Shanghai. Stando al quotidiano anglofono Shanghai Daily, da alcuni test è emerso che i dolci contenevano "un livello eccessivo di batteri coliformi". Questi batteri, normalmente poco pericolosi per l'uomo, possono però essere la spia di una contaminazione fecale. Le torte ritirate sono state prodotte dal fornitore svedese Almondy.
"Vi sono indicazioni secondo le quali la concentrazione dei batteri scoperti è bassa ma dobbiamo conoscere la percentuale esatta e sapere cosa sia accaduto", ha precisato una portavoce di Ikea, Ylva Magnusson. Ma in Cina, lo stop non ha riguardato solo le torte dell'Ikea. In quella che alcuni hanno definito come una sorta di "offensiva" nei confronti dell'Occidente, infatti, le autorità sanitarie cinesi hanno bloccato anche altri 247 articoli alimentari e cosmetici importati poiché risultati al di sotto degli standard qualitativi previsti. Tra questi, anche formaggi prodotti dalla Kraft, barrette al cioccolato della Nestlé e creme solari della Shiseido. I prodotti, come riporta il quotidiano online ShanghaiDaily.com, sono stati bloccati nei mesi scorsi e sono andati distrutti o rispediti all'origine. Nel caso dei formaggi Kraft, il prodotto era scaduto. Nelle barrette Nestlé, invece, le autorità sanitario hanno rilevato la presenza del dolcificante sorbitolo che, se consumato in eccesso, può provocare danni alla salute. Nelle creme solari Shiseido, poi, è stata rilevata la presenza di cadmio, sostanza che può rivelarsi nociva e velenosa.
Quanto alle torte contaminate, anche se Ikea ha escluso la presenza di tale lotto in Italia, gli esperti invitano comunque alla prudenza: "I batteri coliformi non sono in generale pericolosi per l'uomo, ma tutto dipende dal sierotipo del batterio e dalla quantità rilevata", sottolinea il vicepresidente della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli, il quale ricorda come di recente questo tipo di batteri, in particolari gli Escherichia coli, abbiano causato epidemie in Europa con casi anche letali.