Gli ispettori della Repubblica Ceca hanno rilevato la presenza di dna equino nel piatto di punta della multinazionale svedese. I Nas di Milano controllano i lotti di prodotto italiani
Anche le polpettine Ikea contengono carne di cavallo. La scoperta è stata fatta dagli ispettori che vigilano sulle derrate alimentari della Repubblica Ceca. I controlli sul DNA del cibo venduto nei punti vendita della multinazionale svedese sono stati fatti nella città di Brno. La partita di polpette, prodotte in Svezia, non era stata ancora distribuita ai consumatori. Non appena appresa la notizia, l'Ikea ha bloccato la vendita del prodotto in diversi Paesi, tra cui l'Italia. I Nas di Milano sono già impegnati a controllare il cibo distribuito sul territorio nazionale.
Le polpettine analizzate dagli ispettori cechi riportavano sulla scatola la presenza di carne di manzo e maiale. Il portavoce dell’agenzia statale della Repubblica Ceca addetta ai controlli sul cibo ha dichiarato di non sapere se la stessa carne è stata distribuita in altri punti vendita europei.
L'Ikea ha fatto sapere che sta effettuando controlli paralleli anche in Italia. Entro martedì 26 febbraio i risultati potrebbero essere pronti. L'azienda svedese ha diramato una nota in cui sottolinea che "si impegna da sempre a servire e a vendere prodotti alimentari di alta qualità che siano sicuri, sani e prodotti con attenzione, sia verso l'ambiente che verso le persone che li producono. Non tolleriamo - prosegue la nota - alcun ingrediente diverso da quelli indicati nelle nostre ricette". Già nelle scorse settimane il gruppo aveva effettuato controlli a campione su diversi lotti di polpette che avevano dato esito negativo.
La Coldiretti, commentando la notizia, ha fatto notare che “l’attività di controllo deve essere accompagnata da interventi strutturali come l’obbligo di indicare sull’etichetta la provenienza di tutti gli alimenti, dopo che lo scandalo della carne di cavallo ha evidenziato il ritardo della legislazione europea”.
La presenza della carne di cavallo in piatti pronti a base di manzo aveva già portato a ritiri di prodotti, volontari o imposti dalle autorità in Inghilterra, Francia, Germania, Bulgaria, Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Belgio, Svezia. Intanto altra carne di cavallo è stata trovata in un campione di "Lasagne all'Emiliana" prelevato da un supermercato di Verona. Si tratta del lotto n. 10213 con scadenza al 30 marzo, prodotte e confezionate dalla ditta Eurochef Italia s.r.l.
Nel 2012, in Italia, sono stati prodotti nei macelli 16,5 milioni di chili di carne equina, ma la Coldiretti stima che appena il 25 per cento venga da animali nati, allevati e macellati a livello nazionale. La maggior parte della carne consumata viene dall'estero. Durante l’anno passato – ha specificato la Coldiretti - sono stati importati 30 milioni di chili di carne di cavallo senza l'obbligo di indicarne la provenienza in etichetta nella vendita al dettaglio tal quale o come ingrediente nei prodotti trasformati. Quasi la metà sono arrivati dalla Polonia, ma anche da Francia e Spagna mentre poco più di un milione di chili proviene dalla Romania che sembra essere uno dei principali imputati dell' "horsegate" che sta sconvolgendo l'Europa.
Secondo le analisi della Coldiretti gli italiani sono tra i maggiori consumatori di carne di cavallo nel mondo insieme a Francia e Belgio con un quantitativo medio di meno di 1 chilo a testa per un totale di 42,5 milioni di chili.
Le polpettine analizzate dagli ispettori cechi riportavano sulla scatola la presenza di carne di manzo e maiale. Il portavoce dell’agenzia statale della Repubblica Ceca addetta ai controlli sul cibo ha dichiarato di non sapere se la stessa carne è stata distribuita in altri punti vendita europei.
L'Ikea ha fatto sapere che sta effettuando controlli paralleli anche in Italia. Entro martedì 26 febbraio i risultati potrebbero essere pronti. L'azienda svedese ha diramato una nota in cui sottolinea che "si impegna da sempre a servire e a vendere prodotti alimentari di alta qualità che siano sicuri, sani e prodotti con attenzione, sia verso l'ambiente che verso le persone che li producono. Non tolleriamo - prosegue la nota - alcun ingrediente diverso da quelli indicati nelle nostre ricette". Già nelle scorse settimane il gruppo aveva effettuato controlli a campione su diversi lotti di polpette che avevano dato esito negativo.
La Coldiretti, commentando la notizia, ha fatto notare che “l’attività di controllo deve essere accompagnata da interventi strutturali come l’obbligo di indicare sull’etichetta la provenienza di tutti gli alimenti, dopo che lo scandalo della carne di cavallo ha evidenziato il ritardo della legislazione europea”.
La presenza della carne di cavallo in piatti pronti a base di manzo aveva già portato a ritiri di prodotti, volontari o imposti dalle autorità in Inghilterra, Francia, Germania, Bulgaria, Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Belgio, Svezia. Intanto altra carne di cavallo è stata trovata in un campione di "Lasagne all'Emiliana" prelevato da un supermercato di Verona. Si tratta del lotto n. 10213 con scadenza al 30 marzo, prodotte e confezionate dalla ditta Eurochef Italia s.r.l.
Nel 2012, in Italia, sono stati prodotti nei macelli 16,5 milioni di chili di carne equina, ma la Coldiretti stima che appena il 25 per cento venga da animali nati, allevati e macellati a livello nazionale. La maggior parte della carne consumata viene dall'estero. Durante l’anno passato – ha specificato la Coldiretti - sono stati importati 30 milioni di chili di carne di cavallo senza l'obbligo di indicarne la provenienza in etichetta nella vendita al dettaglio tal quale o come ingrediente nei prodotti trasformati. Quasi la metà sono arrivati dalla Polonia, ma anche da Francia e Spagna mentre poco più di un milione di chili proviene dalla Romania che sembra essere uno dei principali imputati dell' "horsegate" che sta sconvolgendo l'Europa.
Secondo le analisi della Coldiretti gli italiani sono tra i maggiori consumatori di carne di cavallo nel mondo insieme a Francia e Belgio con un quantitativo medio di meno di 1 chilo a testa per un totale di 42,5 milioni di chili.