La nota della segreteria di Stato dopo i rumors su un dossier segreto sullo scandalo Vatileaks e sul suo ruolo nelle dimissioni di Benedetto XVI: deplorevoli forme di pressione. Il Papa riceve Napolitano: "Pregherò per l'Italia"
La Segreteria di Stato della Santa Sede ha pubblicato un comunicato in cui si deplora il tentativo di condizionare i cardinali, in vista del Conclave, con la diffusione di "notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni".
La nota arriva dopo le speculazioni su un dossier segreto sullo scandalo Vatileaks e sul suo ruolo nelle dimissioni di Benedetto XVI che rimbalzano anche sabato 23 febbraio sulla stampa internazionale. Dalla Francia a gli Usa i media evidenziano come i rumors si stiano moltiplicando in vista del Conclave chiedendosi se la salute sia stata la sola causa della scelta del pontefice.
L'incontro con Napolitano - Intanto oggi, sabato 23 febbraio, il Pontefice ha incontrato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Pregherò per l'Italia", ha detto Ratzinger nel corso dell'incontro durato circa venti minuti. "Santità, so che sono giorni difficili", ha detto invece Clio Napolitano, la moglie del presidente.
Il comunicato della Segreteria di Stato - La libertà del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all'elezione del Romano Pontefice, - si legge nella nota della Segreteria di Stato vaticana, pubblicata dalla Radiovaticana - è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa". "Nel corso dei secoli i Cardinali - prosegue il testo - hanno dovuto far fronte a molteplici forme di pressione, esercitate sui singoli elettori e sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello di condizionarne le decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano". "Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell'elezione del Papa, oggi - commenta la nota - si tenta di mettere in gioco il peso dell'opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l'aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo".
La nota arriva dopo le speculazioni su un dossier segreto sullo scandalo Vatileaks e sul suo ruolo nelle dimissioni di Benedetto XVI che rimbalzano anche sabato 23 febbraio sulla stampa internazionale. Dalla Francia a gli Usa i media evidenziano come i rumors si stiano moltiplicando in vista del Conclave chiedendosi se la salute sia stata la sola causa della scelta del pontefice.
L'incontro con Napolitano - Intanto oggi, sabato 23 febbraio, il Pontefice ha incontrato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Pregherò per l'Italia", ha detto Ratzinger nel corso dell'incontro durato circa venti minuti. "Santità, so che sono giorni difficili", ha detto invece Clio Napolitano, la moglie del presidente.
Il comunicato della Segreteria di Stato - La libertà del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all'elezione del Romano Pontefice, - si legge nella nota della Segreteria di Stato vaticana, pubblicata dalla Radiovaticana - è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa". "Nel corso dei secoli i Cardinali - prosegue il testo - hanno dovuto far fronte a molteplici forme di pressione, esercitate sui singoli elettori e sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello di condizionarne le decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano". "Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell'elezione del Papa, oggi - commenta la nota - si tenta di mettere in gioco il peso dell'opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l'aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo".