Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono giunti all'aeroporto di Fiumicino per un permesso di un mese concesso in occasione dell'appuntamento elettorale. "Siamo felici di essere ritornati in patria" il loro commento
"Siamo felici di essere ritornati in patria. Questo è stato possibile perché la Suprema Corte ci ha concesso queste quattro settimane di licenza ed ha dimostrato di essere molto democratica riconoscendoci il diritto di voto". Lo ha detto il fuciliere Massimiliano Latorre all'aeroporto di Fiumicino nella sala del Cerimoniale di Stato. "Condivido ciò che ha detto il mio collega Massimiliano: anche questa volta l'India ha dimostrato di essere un grande Paese democratico, rispettando la nostra richiesta del diritto di voto. Ringraziamo come sempre, ed è comunque doveroso, il Governo Italiano, il ministro della difesa ed il ministro degli Esteri. Adesso vorremo passare questo mese con la nostra famiglia, rientrare al nostro reparto, al Reggimento S.Marco".
Queste le parole a Fiumicino del fuciliere Salvatore Girone, che ha preso la parola dopo il collega Latorre. "Vogliamo goderci un po' di tranquillità", ha aggiunto Latorre mentre Girone ha concluso dicendo che "ogni minuto qui con voi è un minuto perso con i nostri familiari". I due marò hanno lasciato alle 12.45 lo scalo romano, dove non c'erano familiari ad attenderli, a bordo di auto.
Queste le parole a Fiumicino del fuciliere Salvatore Girone, che ha preso la parola dopo il collega Latorre. "Vogliamo goderci un po' di tranquillità", ha aggiunto Latorre mentre Girone ha concluso dicendo che "ogni minuto qui con voi è un minuto perso con i nostri familiari". I due marò hanno lasciato alle 12.45 lo scalo romano, dove non c'erano familiari ad attenderli, a bordo di auto.