Mosca, aereo in fiamme e fuori pista. 4 vittime

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Dopo un atterraggio di emergenza all'aeroporto Vnukovo, un Tupolev-204 ha infranto le recinzioni dello scalo e ha invaso l'autostrada. A bordo viaggiavano 8 persone, tutti membri dell'equipaggio

Ancora un incidente aereo con un Tupolev protagonista in Russia, alle porte di Mosca. Un velivolo della Red Wings con otto persone a bordo - tutti membri dell'equipaggio - è uscito fuori pista, ha preso fuoco, causando la morte di quattro persone e il ferimento delle altre quattro. Il velivolo, in fase di atterraggio, ha mancato la pista dallo scalo di Vnukovo e si è fermato su una grande autostrada trafficata, rompendosi in tre tronconi, in un incidente che poteva trasformarsi in una tragedia ancora più grave.

L'aereo si è spezzato in tre parti - Il mezzo si "è spezzato in tre parti" ha riferito la portavoce dello scalo Yelena Krylova, mentre la polizia ha descritto come il Tupolev sia "riuscito a fermare la sua corsa sull'autostrada, rompendo le barriere di protezione dell'aeroporto e poi abbia preso fuoco". Testimoni accorsi sul luogo dell'incidente hanno raccontato che la "parte anteriore dell'apparecchio - quella che di solito ospita la Business class - si è completamente distrutta nello schianto e un uomo è stato catapultato fuori". Il passeggero è stato subito soccorso e portato in ospedale. Altre persone hanno riferito di avere cercato di liberare il pilota, ma di non esserci riuscite, e di avere visto "tanto sangue".

Aperta un'inchiesta sull'accaduto - Il volo proveniva dalla città di Pardubice nella Repubblica Ceca e doveva atterrare allo scalo di Vnukovo, uno dei tre della capitale russa. Le autorità locali hanno aperto un'inchiesta per determinare le cause dell'incidente, che al momento restano ancora sconosciute. Secondo indiscrezioni diffuse dalle agenzie russe, sul tappeto diverse ipotesi: dall'errore umano, al guasto tecnico, fino alle avverse condizioni meteo. Al momento della catastrofe soffiavano venti violenti e c'era una tempesta di neve.
L'autorità della sicurezza aerea Rossaviatsia ha riferito di avere inviato nei giorni scorsi una lettera alla compagnia che  produce i Tupolev su eventuali problemi al sistema di frenaggio dei velivoli. Tuttavia il miliardario russo, Alexander Lebedev, proprietario della Red Wings, ha precisato via Twitter che l'aereo che si è schiantato era nuovo e prodotto nel 2008.



Lunga scia di incidenti - La scia degli incidenti aerei in Russia è lunga e spesso hanno riguardato questo tipo di aeromobile. Lo scorso aprile un Atr 72 della compagnia russa Utair prese fuoco subito dopo il decollo in Siberia facendo 33 morti. Il 7 settembre 2011 furono invece 44 le vittime di un altro grave incidente, quando uno Yak-42 si schiantò dopo il decollo a Iaroslavl. Tra le vittime i giocatori della squadra locale di hockey.
Il Tupolev è un velivolo che, dalla sua entrata in servizio per l'Aeroflot nel 1971, ha registrato molti incidenti e vittime e che tre anni fa - era l'aprile 2010 - è stato protagonista anche della tragedia in cui perse la vita il presidente polacco, Lech Kaczynski, e altre 95 persone.



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