Usa, morto il generale Norman Schwarzkopf

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Sulla destra il generale Norman Schwarzkopf
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Nel 1991 guidò l'operazione Desert Storm, la missione internazionale che cacciò le truppe di occupazione di Saddam Hussein dal Kuwait. Rifiutò offerte per candidarsi e continuò la carriera nell'esercito. Obama: "Abbiamo perso un americano autentico"

Si è spento a Tampa, in Florida, all'età di 78 anni il generale americano Norman Schwarzkopf, leggendario comandante di Desert Storm, l'operazione internazionale che nel 1991 cacciò le truppe di Saddam Hussein dal Kuwait. "Abbiamo perso un americano autentico", ha commentato il presidente Barack Obama in un messaggio di cordoglio per "stormin' Norman", come era ribattezzato, "dal suo servizio pluridecorato in Vietnam alla storica liberazione del Kuwait, Schwarzkopf "ha reso onore al Paese e all'esercito che amava". "Ha lasciato un'impronta indelebile nelle forze armate americane", gli ha fatto eco il segretario alla Difesa, Leon Panetta.

Rifiutò diverse offerte politiche
- Desert Storm, l'operazione che ha consegnato Schwarzkopf alla storia, si concluse in appena sei settimane e vide 540 mila soldati americani e 200 mila di altri Paesi mettere in fuga le truppe di Saddam. Il generale fu premiato con la Medaglia Presidenziale della Libertà negli Stati Uniti e ricevette decorazioni in Arabia Saudita, Bahrein, Belgio, Emirati Arabi, Francia, Gran Bretagna, Kuwait e Qatar. Il generale, che rifiutò diverse offerte di entrare in politica mantenendosi sempre "indipendente", aveva concluso la sua carriera alla guida dello Us Central Command, la struttura con sede a Tampa che coordina tutte le operazioni militari dal Mediterraneo orientale fino al Pakistan.

Il cordoglio di Bush padre
- Il suo libro di memorie "Non ci vuole un eroe" è stato a lungo un bestseller. Tra i primi messaggi di cordoglio c'è stato quello arrivato dall'ospedale del Texas in cui e' ricoverato George H.W. Bush, suo comandante in capo in Iraq. "Barbara ed io siamo in lutto per la perdita di un vero patriota americano e uno dei grandi leader militari della sua generazione", ha scritto l'ex presidente, "per me, Norman Schwarzkopf incarnava il credo 'dovere, servizio, Paese' che ha difeso la nostra libertà".

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