Usa sotto shock, il killer ha usato le armi della madre

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Adam Lanza soffriva di una forma di schizofrenia. Ha fatto irruzione nella Sandy Hook Elementary School, ha aperto il fuoco e ucciso anche 20 bambini. Le maestre hanno cercato di proteggere i piccoli. Obama: "Evitare altre stragi"

Le maestre hanno fatto da scudo con i loro corpi per proteggere i bambini. Questo uno dei particolari emersi dalle indagini sulla strage alla Sandy Hook Elementary School. Venerdì 14 dicembre Adam Lanza, il presunto killer, poco più che ventenne, ha fatto irruzione nella scuola di Newtown, una cittadina del Connecticut, a circa 130 km a nordest di New York e ha sparato con le armi prese alla madre. Avrebbe sparato a bruciapelo, usando un solo fucile. Tra le 27 vittime c'è anche lei. Non era una maestra dell'istituto della strage, come riferito in un primo momento. Confermata invece la notizia che tra i morti ci sono 20 bambini. "Tutte le vittime della strage sono state identificate" precisa il tenente Paul Vance. E aggiunge: "Le mail del killer potevano fornire elementi utili per evitare il massacro (VIDEO).
L'America è sotto shock. Dopo una notte di veglia a Newtown, il presidente Usa, Barack Obama, è tornato a parlare agli americani invitandoli a "stringere i propri figli" e si impegna "per evitare altre tragedie come questa". "Questo fine settimana io e Michelle facciamo quello che ogni genitore sta facendo, stare il più possibile vicini ai nostri figli e ricordare loro quanto li amiamo", ha detto Obama nel tradizionale messaggio del sabato (VIDEO). E, mentre le indagini proseguono, emergono dettagli anche su Adam Lanza. Secondo alcune fonti, era affetto dalla sindrome di Asperger, una grave forma di autismo che, tra i sintomi, comprende la fobia sociale e la personalità schizoide. In Usa, intanto, si è riaperto il dibattito sulle armi.

Adam Lanza, metodico e schivo - Intelligente e studioso, ma timido e talvolta vittima di prese in giro: questo il ritratto che gli ex compagni di liceo dipingono di Adam Lanza. Il giovane, che si è tolto la vita dopo aver commesso la strage, sarebbe stato affetto dalla sindrome di Asperger, una grave forma di autismo che si lega alla fobia sociale e una personalità schizoide. Adam non appare neppure nella foto di classe di fine corso, nel 2010, con la motivazione che si imbarazzava davanti all'obiettivo. In classe, questo ragazzone alto, pallido e magro si presentava sempre con un'elegante valigetta 24 ore nera e si metteva seduto vicino alla porta, per essere il primo a uscire. Alle interrogazioni era sempre nervoso e rispondeva a monosillabi, tra le risate di scherno dei compagni che non conoscevano i suoi problemi di salute. Tuttavia non era un totale emarginato, molti collegavano il suo riserbo al fatto che aveva un'intelligenza superiore alla media e con comunicava con tutti.

Il killer ha imparato a sparare dalla madre - A quanto si apprende, inoltre, il giovane poco più che 20enne, aveva imparato a sparare dalla madre Nancy. La donna, che secondo le ricostruzioni è stata uccisa dal ragazzo nella sua casa prima di trasferirsi nella scuola per commettere la strage, era una grande collezionista e appassionata di armi. Una delle quali è stata utilizzata da Adam per spararle al volto. "Si recava spesso al poligono con i suoi figli", ha raccontato al Daily News il giardiniere Dan Holmes, che spesso si recava a tagliare il prato nella casa dei Lanza, a Newtown. La donna era molto orgogliosa del suo arsenale, e una volta ha mostrato a Holmes un fucile che aveva appena acquistato.

La ricostruzione - In base a quanto scrivono i media americani, Adam avrebbe ucciso la madre, Nancy Lanza, nella loro abitazione a Newtown, con una delle tre calibro 223 che erano in casa. Quindi, a bordo di un'auto, è andato nella scuola dove è entrato con la forza. Il giovane, che era vestito di nero e aveva anche un giubbotto anti-proiettile, è entrato e ha iniziato a sparare mentre era ancora in corridoio. La preside, che era in riunione con la psicologa della scuola, Mary Sherlach, e altri membri dello staff, sono uscite dalla stanza incuranti del pericolo che potevano correre. La preside, tra l'altro, ha avuto la prontezza di accendere l'altoparlante per diffondere le urla e i pianti dei bambini e dare così l'allarme, probabilmente salvando altre vite. Poi, insieme alla psicologa, è caduta sotto i colpi del killer. La polizia ha confermato che lo sparatore ha aperto il fuoco in due aule della scuola. In tutto, raccontano testimoni, sono esplosi almeno 100 colpi. Adam, poi, si è tolto la vita.

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