A Winnsboro, in Lousiana, 3 uomini hanno aggredito una donna di 20 anni. Ora è ricoverata in gravi condizioni con oltre metà del corpo ustionato. Secondo le prime ricostruzioni, dietro la violenza ci sarebbe il gruppo terroristico di stampo razzista
In America torna l'incubo del Ku Klux Klan. Una ragazza nera di 20 anni è in gravissime condizioni dopo essere stata aggredita e data alle fiamme da tre uomini che indossavano un cappuccio bianco, in un parco di Winnsboro, cittadina della Contea di Franklin Parish, Louisiana.
Oltre metà del corpo della giovane è ustionato. E il profondo sud degli Stati Uniti trema, e teme una nuova escalation delle violenze a sfondo razzista.
Ma l'intera America, a due settimane dal voto per le presidenziali, è scossa dall'episodio. Episodio che risale a domenica 21 ottobre.
La dinamica dell'aggressione - Sharmeka Moffit è stata aggredita all'improvviso. E' stata lei stessa a lanciare l'allarme chiamando dal suo telefonino il numero d'emergenza, il 911. Mentre con l'acqua di una bottiglietta che aveva con sé tentava di spegnere le fiamme, grazie alla vicinanza di una fontanella pubblica.
Agli agenti ha raccontato di essere stata aggredita da tre uomini con addosso i caratteristici copricapi bianchi dell'organizzazione razzista che le hanno cosparso il corpo con un liquido infiammabile.
Poi le hanno dato fuoco in mezzo al parco, in un tratto dove in quel momento - almeno stando alle prime ricostruzioni - non passavano altre persone. Dunque, nessun testimone. E nessuna telecamera che abbia ripreso il brutale episodio.
La polizia: "Un evento ripugnante" - Il gruppetto di aggressori, prima di allontanarsi dal luogo dell'odioso delitto, ha però imbrattato l'auto della vittima con un insulto. Poi la firma, con la sigla 'KKK'. Le autorità locali, però, non si sbilanciano sulla natura dell'aggressione. Vogliono prima vederci chiaro.
Gli agenti dell'Fbi hanno già avviato le indagini, che al momento non hanno portato ad alcun fermo od arresto. Lo sceriffo locale, Kavin Cobb, ha definito l'aggressione "un evento ripugnante" e ha assicurato che la polizia farà di tutto "per assicurare i responsabili alla giustizia".
Oltre metà del corpo della giovane è ustionato. E il profondo sud degli Stati Uniti trema, e teme una nuova escalation delle violenze a sfondo razzista.
Ma l'intera America, a due settimane dal voto per le presidenziali, è scossa dall'episodio. Episodio che risale a domenica 21 ottobre.
La dinamica dell'aggressione - Sharmeka Moffit è stata aggredita all'improvviso. E' stata lei stessa a lanciare l'allarme chiamando dal suo telefonino il numero d'emergenza, il 911. Mentre con l'acqua di una bottiglietta che aveva con sé tentava di spegnere le fiamme, grazie alla vicinanza di una fontanella pubblica.
Agli agenti ha raccontato di essere stata aggredita da tre uomini con addosso i caratteristici copricapi bianchi dell'organizzazione razzista che le hanno cosparso il corpo con un liquido infiammabile.
Poi le hanno dato fuoco in mezzo al parco, in un tratto dove in quel momento - almeno stando alle prime ricostruzioni - non passavano altre persone. Dunque, nessun testimone. E nessuna telecamera che abbia ripreso il brutale episodio.
La polizia: "Un evento ripugnante" - Il gruppetto di aggressori, prima di allontanarsi dal luogo dell'odioso delitto, ha però imbrattato l'auto della vittima con un insulto. Poi la firma, con la sigla 'KKK'. Le autorità locali, però, non si sbilanciano sulla natura dell'aggressione. Vogliono prima vederci chiaro.
Gli agenti dell'Fbi hanno già avviato le indagini, che al momento non hanno portato ad alcun fermo od arresto. Lo sceriffo locale, Kavin Cobb, ha definito l'aggressione "un evento ripugnante" e ha assicurato che la polizia farà di tutto "per assicurare i responsabili alla giustizia".