Wisconsin, sparatoria in un centro estetico: 3 morti

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In un centro commerciale l'ex marito di una delle donne che lavorano in una spa ha aperto il fuoco e poi si è suicidato. La donna aveva denunciato di essere perseguitata

Qualche giorno fa la moglie lo aveva lasciato. Così un americano di colore di 45 anni, disoccupato, due figlie, ha deciso di andare al salone di bellezza di un sobborgo di Milwaukee, in Wisconsin, dove lavorava la moglie, e aprire il fuoco. Quindi, nel raptus della follia, s'è puntato la pistola alla testa e l'ha fatta finita. Alla fine il bilancio è di tre morti, oltre il killer, e quattro feriti.

Per ore, in tutta la zona, diverse ore dopo la tragedia, le forze dell'ordine, Polizia e Fbi, sono state impegnatea fermare Radcliffe Haughton, questo il nome del killer, in una vastissima caccia all'uomo. Cinque ore dopo il massacro, la notizia a sorpresa: l'uomo è stato trovato senza vita nel luogo della sparatoria, all'intero del salone di bellezza. Informato costantemente dello sviluppo dei fatti, in serata è intervenuto anche il presidente Barack Obama, che nell'esprimere il suo cordoglio ai parenti delle vittime, ha escluso, com'è di pragmatica, che si sia trattato di un crimine legato al terrorismo.

La strage è accaduta alle 11 di mattina ora locale (le 18 in Italia) nel centro commerciale di Brookfield. A quell'ora, la zona era piena di gente. Con uno zaino chiaro, felpa grigia e jeans, Radcliffe ha parcheggiato la sua Mazda nera Protege del 2003 nel parcheggio vicino. Quindi è entrato nell'Axana Spa, questo il nome del salone di bellezza, e ha sparato all'impazzata. Dopo aver ricevuto l'allarme alle 11,09, le forze di Polizia hanno circondato la zona. Accorse anche le ambulanze, che hanno raccolto i feriti, subito ricoverati in un ospedale vicino. Così è cominciata la ricerca dell'uomo in tutta la zona, che è terminata solo dopo il ritrovamento del corpo senza vita nel salone di bellezza. In tanti ora si chiedono come mai siano state coinvolte per ore forze speciali, tiratori scelti e teste di cuoio, a perlustrare edificio dopo edificio, mantenendo un'area vastissima totalmente off-limits, quando l'uomo ra già fuori combattimento. All'interno del luogo della strage, gli agenti hanno trovato anche un ordigno esplosivo, che rende questo caso ancora più complesso. Non si conosce ancora l'identità dei morti.

Sempre nella stessa città, esattamente nel locale Sheraton Hotel, appena nel 2005, c'è stata un'altra strage simile. Un uomo era entrato in una sala in cui si stava svolgendo una funzione religiosa, aprendo il fuoco. Aveva ucciso 7 persone, prima di puntarsi la pistola alla tempia e spingere il grilletto. La strage odierna, l'ultima di una lunghissima serie che ha insanguinato la scorsa estate negli Stati Uniti, riapre lo scontro tra chi da anni chiede un maggior controllo legislativo sul possesso delle armi e chi rivendica il diritto, garantito dalla Costituzione, a detenere liberamente una pistola o un fucile per difesa personale.

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