Lo scrittore 57enne divenne celebre negli anni '80 grazie al romanzo Sorgo Rosso, portato sul grande schermo da Zhang Yimou. L'Accademia di Svezia ha voluto premierare il suo "realismo allucinatorio"
Il Nobel per la Letteratura 2012 è andato allo scrittore cinese Mo Yan. "Con il suo realismo allucinatorio", si legge nella motivazione della giuria della Reale Accademia di Scienza Svedese, "forgia racconti popolari, di storia e contemporanei". Il 57enne Mo Yan, pseudonimo letterario che significa "Colui che non vuole parlare", è arrivato al successo internazionale con "Sorgo Rosso", romanzo del 1986 ambientato nella Cina rurale dagli anni '30 e da cui è stato tratto il film del regista Zhang Yimou vincitore dell'Orso d'oro a Berlino nel 1988. Tra gli altri romanzi "Rossa radice cristallina" e "Grande seno fianchi larghi". Mo Yan, che viene da una famiglia poverissima e per anni aveva fatto il pastore, succede al poeta svedese Tomas Trastroemer. Negli anni '90 la sua fama era già cresciuta al punto che il giapponese Kenzaburo Oe, Nobel nel 1995, aveva detto che sarebbe stato lui a meritare il premio.
La fama grazie a Sorgo Rosso - Mo Yan è diventato famoso in Occidente grazie al romanzo "Sorgo rosso", storia ambientata alla fine degli anni Venti del Novecento in una zona rurale della Cina settentrionale dove vigono ancora usanze di stampo feudale. Nel 1987 il regista Zhang Yimou ha tratto dal libro l'omonimo film premiato con l'Orso d'Oro al Festival del Cinema di Berlino, la cui sceneggiatura è stata scritta dall'autore. Yan ha anche scritto opere teatrali e sceneggiature cinematografiche, tra le quali "Il sole ha orecchie" e "Addio mia concubina". Oltre a "Sorgo Rosso", in italiano la casa editrice Einaudi ha pubblicato di Yan i romanzi "L'uomo che allevava i gatti" (1997), "Grande seno, fianchi larghi" (2002), "Il supplizio del legno di sandalo" (2005) e "Le sei reincarnazioni di Ximen Nao" (2009). Nel 2005 Mo Yan ha ricevuto il Premio Nonino.
Nato in famiglia poverissima - Originario di Gaomi nella provincia dello Shandong, Mo Yan nasce il 17 febbraio 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri e, dopo aver terminato i cinque anni delle scuole elementari, smette di studiare. In principio porta al pascolo mucche e pecore e i suoi rapporti con questi animali sono più frequenti di quelli con le persone; prova così il gusto della solitudine, ma acquista una profonda conoscenza della natura. Crescendo, unendosi agli adulti partecipa alle attività lavorative della comunità.
Esperienza nell'esercito - A diciotto anni va a lavorare in una manifattura di cotone e facendo capriole tra le balle si riempie di fili, un evento che scatena la sua fantasia, come lui stesso ha raccontato. Nel febbraio del 1976 abbandona il povero e isolato paese natale per arruolarsi nell'esercito. Fa il soldato semplice, il caposquadra, l'istruttore, il segretario e lo scrittore. Nel 1997, congedatosi dall'esercito, Mo Yan inizia a lavorare per un giornale. Nel frattempo si è laureato presso la Facoltà di Letteratura dell'Istituto Artistico dell'Esercito di Liberazione Popolare (1984-1986) e ha ottenuto un Master in Studi letterari e artistici presso l'Università Normale di Pechino (1989-1991). Inizia a pubblicare nel 1981. Oltre ai romanzi, ha scritto undici novelle, tra le quali "Felicità", "Fiocchi di cotone", "Esplosioni", "Il ravanello trasparente". Tra i racconti, "Il cane e l'altalena" e "Il fiume inaridito", che Einaudi ha pubblicato nella nuova edizione della raccolta di racconti "L'uomo che allevava i gatti"
La fama grazie a Sorgo Rosso - Mo Yan è diventato famoso in Occidente grazie al romanzo "Sorgo rosso", storia ambientata alla fine degli anni Venti del Novecento in una zona rurale della Cina settentrionale dove vigono ancora usanze di stampo feudale. Nel 1987 il regista Zhang Yimou ha tratto dal libro l'omonimo film premiato con l'Orso d'Oro al Festival del Cinema di Berlino, la cui sceneggiatura è stata scritta dall'autore. Yan ha anche scritto opere teatrali e sceneggiature cinematografiche, tra le quali "Il sole ha orecchie" e "Addio mia concubina". Oltre a "Sorgo Rosso", in italiano la casa editrice Einaudi ha pubblicato di Yan i romanzi "L'uomo che allevava i gatti" (1997), "Grande seno, fianchi larghi" (2002), "Il supplizio del legno di sandalo" (2005) e "Le sei reincarnazioni di Ximen Nao" (2009). Nel 2005 Mo Yan ha ricevuto il Premio Nonino.
Nato in famiglia poverissima - Originario di Gaomi nella provincia dello Shandong, Mo Yan nasce il 17 febbraio 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri e, dopo aver terminato i cinque anni delle scuole elementari, smette di studiare. In principio porta al pascolo mucche e pecore e i suoi rapporti con questi animali sono più frequenti di quelli con le persone; prova così il gusto della solitudine, ma acquista una profonda conoscenza della natura. Crescendo, unendosi agli adulti partecipa alle attività lavorative della comunità.
Esperienza nell'esercito - A diciotto anni va a lavorare in una manifattura di cotone e facendo capriole tra le balle si riempie di fili, un evento che scatena la sua fantasia, come lui stesso ha raccontato. Nel febbraio del 1976 abbandona il povero e isolato paese natale per arruolarsi nell'esercito. Fa il soldato semplice, il caposquadra, l'istruttore, il segretario e lo scrittore. Nel 1997, congedatosi dall'esercito, Mo Yan inizia a lavorare per un giornale. Nel frattempo si è laureato presso la Facoltà di Letteratura dell'Istituto Artistico dell'Esercito di Liberazione Popolare (1984-1986) e ha ottenuto un Master in Studi letterari e artistici presso l'Università Normale di Pechino (1989-1991). Inizia a pubblicare nel 1981. Oltre ai romanzi, ha scritto undici novelle, tra le quali "Felicità", "Fiocchi di cotone", "Esplosioni", "Il ravanello trasparente". Tra i racconti, "Il cane e l'altalena" e "Il fiume inaridito", che Einaudi ha pubblicato nella nuova edizione della raccolta di racconti "L'uomo che allevava i gatti"