Film anti-Islam, Obama: “Attacchi agli ideali dell’Onu”

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Il presidente Usa, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha ricordato l’ambasciatore ucciso a Bengasi: “Il nostro futuro sarà determinato da gente come Chris Stevens, non dai suoi assassini”. E sull’Iran: “Non accetteremo mai l’atomica”

I recenti attacchi contro gli Usa in Libia e in altri Paesi, scatenati dal film su Maometto prodotto in America e considerato blasfemo, "sono stati un'aggressione agli ideali stessi su cui l'Onu è stata fondata": con questo passaggio centrale nel suo intervento Barack Obama si è rivolto alla sessione inaugurale della 67ma Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il presidente americano, che spesso ha utilizzato il suo intervento annuale al Palazzo di Vetro per delineare le ambizioni di lungo termine dell'amministrazione, ha approfittato dell'occasione per ricordare che gli attacchi non sono stati solo un'aggressione all'America, ma minacciano i valori fondativi alla base delle Nazioni Unite e dei diritti dell'uomo. "Oggi possiamo dire che il nostro futuro sarà determinato da gente come Chris Stevens (l’ambasciatore americano ucciso nell’attacco a Bengasi, ndr) e non dai suoi assassini". E ha aggiunto: "Questa violenza e intolleranza" scatenate da un film “con cui gli Usa non hanno nulla a che vedere "non ha posto tra le nostre Nazioni Unite. Non ci sono parole o scuse per uccidere gente innocente, ne' per dare fuoco a un ristorante in Libano, distruggere una scuola a Tunisi o provocare morte e distruzione in Pakistan".

Quanto all'Iran, un regime repressivo e fiancheggiatore delle dittatura siriana, va isolato. "Esattamente come limita i diritti del suo popolo, il governo iraniano puntella un dittatore a Damasco e alimenta i gruppi terroristici all'estero". Obama ha ripetuto che vuole risolvere la crisi attraverso la diplomazia e che ritiene "esserci ancora tempo e spazio per farlo". Ma ha precisato: "Il nostro tempo non è illimitato", ha detto riecheggiando parole usate nel passato dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Rispettiamo il diritto degli Stati di accedere al nucleare per uso civile, ma uno degli scopi delle Nazioni Unite è vigilare che sfruttiamo quel potere per la pace. Un Iran dotato dell'arma nucleare non è una sfida che si può tollerare: minaccerebbe la sicurezza di Israele, la sicurezza degli Stati del Golfo e la stabilità dell'economia globale. Rischierebbe di scatenare una corsa al riarmo nucleare nella regione, mettere a rischio il trattato di non proliferazione. Ed ecco perché gli Stati Uniti faranno ciò che è necessario per impedire all'Iran di avere l'arma nucleare".

Il discorso di Obama, tra i più attesi della prima sessione insieme a quelli di Ban Ki-Moon, del presidente francese, Francois Hollande, e dell'emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa Al-Thani, rientra nell'offensiva diplomatica lanciata dagli Usa per cercare di abbassare la tensione provocata dal film blasfemo su Maometto prodotto in America.

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