Vignette anti-Islam: venerdì chiuse ambasciate francesi

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Il Quai d'Orsay ha stabilito la chiusura di sedi di rappresentanza e scuole all'estero in 20 Paesi. C'è il timore di reazioni alla pubblicazione di vignette su Maometto su Charlie Hebdo. Intanto il settimanale è stato denunciato per incitazione all'odio

La Francia chiuderà venerdì 21 settembre ambasciate e scuole francesi all’estero in 20 Paesi musulmani, nel timore di reazioni alla pubblicazione di vignette su Maometto del settimanale satirico Charlie Hebdo. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Laurent Fabius, spiegando che la misura riguarderà "tutti quei Paesi in cui questo potrebbe causare problemi".
Il ministro in una intervista a France Info non ha inoltre nascosto la sua  "preoccupazione", commentando che nel "contesto" attuale la pubblicazione delle vignette "getta olio sul fuoco": "In Francia – ha detto - vale il principio della libertà di espressione e non bisogna metterlo in discussione. Tenuto conto di questo film imbecille, del video assurdo che è stato diffuso, il contesto ora è quello delle emozioni forti registrate in molto paesi musulmani. E'  pertinente e intelligente gettare olio sul fuoco? La risposta è no, bisogna trovare un equilibrio", ha affermato.

Le misure di sicurezza eccezionali del Quai d’Orsay seguono il provvedimento con cui il governo di Parigi ha vietato la manifestazione di protesta contro il film anti-Islam sabato a Parigi. Ad annunciarlo il premier Ayrault dicendo che "non c'è ragione di lasciar entrare nel nostro Paese conflitti che nulla hanno a che vedere con la Francia".

Intanto, è andato a ruba il settimanale satirico con le annunciate vignette. Il sito della rivista è inaccessibile, in seguito a un attacco di pirateria informatica. Il giornale è stato anche denunciato per incitazione all'odio.
Una delle immagini incriminate, pubblicate in quarta di  copertina, mostra un rabbino che spinge un imam in sedia a rotelle ed è intitolata "Intoccabili 2: guai a chi ride!". La tradizionale rubrica del giornale "Le copertine che vi siete persi" mostra inoltre, scrive le Figaro, alcuni disegni di Maometto nudo. Il Consiglio  francese per il culto musulmano si è detto "profondamente scioccato"  per la pubblicazione di questi disegni e ha invitato "tutti i musulmani in Francia a non cedere alla provocazione".

Una delle redattrici del settimanale, Zineb El Rhazoui, ha fatto sapere che la redazione di Charlie Hebdo "ha ricevuto in queste ultime ore minacce e intimidazioni. Ma non ci piegheremo". Il direttore della pubblicazione di Charlie Hebdo, il disegnatore che si firma Charb, ieri 18 settembre ha ammesso ai microfoni di RTL che le nuove caricature potevano suscitare polemiche. Ma il  giornalista si è giustificato spiegando che "se iniziamo a porci la domanda se abbiamo o meno il diritto di disegnare Maometto, se sia pericoloso o meno farlo, la domanda successiva sarà, possiamo rappresentare dei musulmani nel giornale? E poi sarà se possiamo rappresentare degli esseri umani nel giornale, e alla fine non rappresenteremo più nulla e il gruppo di estremisti che si agitano nel mondo e in Francia avrà vinto".

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