Pussy Riot, nel nuovo video bruciano il ritratto di Putin

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In occasione degli Mtv Video Music Awards, alcune componenti della band punk hanno diffuso un filmato in cui si calano da un palazzo, ringraziano gli artisti internazionali per il supporto e attaccano il presidente russo dando fuoco alla sua immagine

Le Pussy Riot, la band punk femminista russa simbolo dell'opposizione a Vladimir Putin, hanno diffuso un nuovo video in cui bruciano un ritratto del presidente russo, ringraziano gli artisti internazionali che hanno appoggiato la loro causa e rinnovano l'appello alla lotta per la libertà d'espressione. Il filmato, prodotto appositamente per gli Mtv Video Music Awards (VMA) andati in scena a Los Angeles, voleva essere una risposta alla vasta campagna di mobilitazione del mondo della musica mondiale in favore di Nadia, Katia e Masha, tre delle ragazze del collettivo punk condannate a due anni di detenzione per una performance anti Putin nella cattedrale di Mosca  e ritenuta "blasfema" dai giudici.

Nel video, subito postato su youtube, si vedono alcune delle Pussy con indosso il tradizionale passamontagna colorato. Le ragazze si calano dal tetto di un edificio sulla cui parete campeggia il maxi striscione con il logo della band. Poco sotto, i ritratti del dittatore bielorusso Alexander Lukashenko e quello del presidente russo Vladimir Putin, dato poi alle fiamme.

"Combattiamo per il diritto di cantare, pensare e criticare", dicono le ragazze nel video. "Essere musicisti e artisti pronti a fare qualunque cosa per cambiare il proprio Paese. Non importa quale sia il rischio, noi andremo avanti con la nostra battaglia musicale in Russia. Il nostro Paese è dominato da uomini cattivi che pensano sia illegale dirsi femministe e cantare musica punk. Questi uomini pensano che sia illegale combattere per i diritti della comunità gay e lesbica. Questi uomini pensano che non si possa criticare il governo, pensano che se canti e balli in modo inappropriato, meriti due anni di carcere".

Le ragazze, infine, ringraziano poi per il sostegno Madonna, i Red Hot Chili Peppers, Bjork e i Green Day, il cui leader Billie Joe Armstrong, nella notte dei Vma, ha indossato una t-shirt delle Pussy Riot. Sul suo sito, l'emittente musicale americana spiega di aver sollecitato lei stessa una risposta della band russa alla valanga di solidarietà e alle richieste di scarcerazione arrivate dalle star delle musica internazionale negli ultimi due mesi.



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