L'ex militante dei Pac, latitante in Brasile, non si sarebbe fatto trovare all'indirizzo fornito all'autorità giudiziaria e il magistrato federale ha chiesto alla polizia di accertare dove si trovi. "Sono sorpreso" ha detto all'Ansa l'ex terrorista
Nuovo giallo sull'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) che un giudice brasiliano ha definito "irreperibile" decidendo così di accertare la sua reperibilità negli indirizzi notificati alle autorita' dopo il suo rilascio dal carcere. "Sono sorpreso da tutto questo: sono a Rio de Janeiro" è stata però la reazione dell'ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac).
A voler capire dove Battisti (condannato in Italia con sentenza definitiva per omicidio) si trovasse è stato il giudice di Brasilia Alexandre Vidigal, il quale aveva fatto sapere tramite una nota di aver chiesto alla polizia di occuparsi della vicenda e di presentare un rapporto in merito "entro cinque giorni". Se le ricerche non porteranno ad alcun risultato, "la polizia dovrà aprire un'indagine per accertare dove si trovi", inchiesta che dovrà essere chiusa "entro un mese", aveva precisato il giudice nel suo provvedimento.
Contattato al suo cellulare dall'Ansa, Battisti ha detto di trovarsi a Rio de Janeiro, dichiarandosi sorpreso da tale richiesta, precisando di aver saputo del provvedimento "stamani" e di voler chiarire quanto prima la vicenda. "Ora chiamerò il mio avvocato difensore, Luiz Eduardo Greenhalgh", ha proseguito, ricordando che l'indirizzo di Rio citato nella richiesta di accertamento del giudice " è il luogo dove mi hanno arrestato nel marzo del 2007. Un nuovo indirizzo a Rio era stato comunicato alla polizia federale di San Paolo dal mio legale nell'ottobre del 2011".
Ormai da molti mesi, Battisti trascorre il suo tempo in parte a Rio in parte spostandosi in altre città brasiliane, tra le quali San Paolo, Brasilia, Fortaleza e Porto Alegre, per presentare il suo ultimo libro 'Ai piedi del muro', dove racconta i suoi quattro anni nelle prigioni brasiliane.
Qualche giorno fa è andato nella città di Caxias do Sul, nello stato di Rio Grande do sul, regione dove l'immigrazione italiana è stata molto forte, proprio per il lancio del libro: la presentazione è però stata cancellata perché la libreria dove era previsto l'evento, che prevedeva anche la firma di autografi, ha ricevuto delle minacce.
A voler capire dove Battisti (condannato in Italia con sentenza definitiva per omicidio) si trovasse è stato il giudice di Brasilia Alexandre Vidigal, il quale aveva fatto sapere tramite una nota di aver chiesto alla polizia di occuparsi della vicenda e di presentare un rapporto in merito "entro cinque giorni". Se le ricerche non porteranno ad alcun risultato, "la polizia dovrà aprire un'indagine per accertare dove si trovi", inchiesta che dovrà essere chiusa "entro un mese", aveva precisato il giudice nel suo provvedimento.
Contattato al suo cellulare dall'Ansa, Battisti ha detto di trovarsi a Rio de Janeiro, dichiarandosi sorpreso da tale richiesta, precisando di aver saputo del provvedimento "stamani" e di voler chiarire quanto prima la vicenda. "Ora chiamerò il mio avvocato difensore, Luiz Eduardo Greenhalgh", ha proseguito, ricordando che l'indirizzo di Rio citato nella richiesta di accertamento del giudice " è il luogo dove mi hanno arrestato nel marzo del 2007. Un nuovo indirizzo a Rio era stato comunicato alla polizia federale di San Paolo dal mio legale nell'ottobre del 2011".
Ormai da molti mesi, Battisti trascorre il suo tempo in parte a Rio in parte spostandosi in altre città brasiliane, tra le quali San Paolo, Brasilia, Fortaleza e Porto Alegre, per presentare il suo ultimo libro 'Ai piedi del muro', dove racconta i suoi quattro anni nelle prigioni brasiliane.
Qualche giorno fa è andato nella città di Caxias do Sul, nello stato di Rio Grande do sul, regione dove l'immigrazione italiana è stata molto forte, proprio per il lancio del libro: la presentazione è però stata cancellata perché la libreria dove era previsto l'evento, che prevedeva anche la firma di autografi, ha ricevuto delle minacce.