Grecia, vittoria dei conservatori: "Resteremo nell'euro"

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Il leader dei conservatori greci Samaras

Nea Dimokratia ottiene il 29% e si avvia a formare un governo di unità nazionale con i socialisti del Pasok. La sinistra euroscettica di Syriza si ferma al 26%. Soddisfazione dei leader europei

Voto salva Euro in Grecia. Dopo il secondo voto politico in sei settimane, i conservatori di Nea Dimokratia hanno incassato un'importante vittoria, sconfiggendo Syriza, il partito di sinistra radicale euroscettico.
Con oltre il 99,83% dei voti scrutinati in Grecia, secondo il s ministero dell'Interno greco, Nea Dimokratia ottiene il 29,66%, e 129 seggi; Syriza il 26,89 e 71 seggi, il Pasok il 12,28 e 33 seggi. Seguono Anexartitoi Ellines (Greci indipendenti), 7,51%, 20 seggi; Chrysi Aygi (Alba Dorata) 6,92%, 18 seggi; Dimokratiki Aristera (Sinistra democratica) 6,25%, 17 seggi; e i comunisti del Kke (4,50%, 12 seggi).

Verso il governo di coalizione - E' molto probabile dunque che si andrà verso una maggioranza parlamentare tra Pasok e Nea Dimokratia. Una buona notizia per l'Europa: le due formazioni, seppure da posizioni diverse, sono infatti a favore della permanenza della Grecia nella Ue.
Anche se la possibile doccia gelata arriva dalle parole del leader socialista Evangelos Venizelos, che vorrebbe anche la recalcitrante sinistra radicale di Syriza nel governo di unità. Un'affermazione che non fa escludere sorprese.

I conservatori: "Siamo il primo partito" - Intanto, Alexis Tsipras, il leader del partito di sinistra Syriza, ha telefonato al leader di Nea Dimokratia Antonias Samaras per congratularsi con lui per la vittoria del suo partito: "La Grecia ha urgentemente bisogno di un governo", ha detto.
Poco prima, lo stesso Samaras, aveva annunciato la sua intenzione di formare "il prima possibile" un nuovo esecutivo. "Sono sollevato - ha detto - per la Grecia e per l'Europa. Appena possibile dovremo formare un governo, resteremo nell'euro".

I leader europei:  "Il popolo greco ha fatto sforzi notevoli" -
E soddisfazione è stata espressa anche dai leader europei, che dopo una conference call nella serata di domenica 17 giugno si sono detti convinti che il popolo greco ha compiuto "sforzi considerevoli". Per questo - prosegue la nota - gli verrà dato "sostegno" nel necessario processo di aggiustamento del bilancio, prima di una nuova valutazione dell'attività da parte di Bruxelles. Di tenore analogo, il commento della Casa Bianca, che chiede subito un nuovo governo per affrontare la crisi.

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