Nigeria, domenica di sangue per i cristiani

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Attentati contro tre chiese hanno causato oltre venti morti, tra cui quattro bambini. Nessuna rivendicazione, ma la modalità è la stessa usata dal gruppo islamico dei Boko Haram. Gli autori degli attacchi linciati dalla folla

Ennesima domenica di sangue in Nigeria. L'esplosione di alcuni ordigni ha devastato tre chiese nello stato settentrionale di Kaduna causando almeno 21 morti. Il triplice attentato - che ha innescato rappresaglie contro i musulmani, la maggioranza nel nord del Paese - non è stato rivendicato ma ha le stesse modalità di quelle delle ultime domeniche, ad opera dei fondamentalisti islamici dei Boko Haram. 

Due esplosioni hanno colpito le chiese nella città di Zara a pochi minuti di distanza l'una dall'altra. Prima un kamikaze a bordo di una Honda imbottita di esplosivo si è schiantato contro la chiesa scatenando un incendio e danneggiando gravemente l'edificio. "Qui sono morte tre persone. Altre (ferite) sono state ricoverate in ospedale", ha raccontato il reverendo Nathan Waziri. Poco dopo miliziani hanno lanciato granate contro un'altra chiesta uccidendo 4 bambini che stavano giocando all'esterno. Secondo una testimone oculare, Deborah Osagie, gli autori dell'attacco sono stati circondati dalla folla dei fedeli e sono stati linciati.

Un'esplosione ha colpito una terza chiesa nella città di Kaduna, dove si teme ci possano essere altre vittime, ha riferito l'Agenzia Nazionale per la gestione delle Emergenze. Anche qui l'ira dei cristiani li ha indotti a fermare le auto dirette a sud verso la capitale Abuja, tirando fuori dai veicoli i musulmani uccidendoli sul posto".

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