E' caos nel Paese dopo le votazioni che hanno visto il crollo dei partiti pro-rigore. Il leader di Nea Demokratia ha rimesso il mandato di formare un governo. Borse: Atene affonda
Il leader di Nea Demokratia, Antonis Samaras ha rimesso nella serata del 7 maggio il mandato di formare il governo conferitogli dal presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias, perché non è riuscito a formare una coalizione. La decisione dopo che il leader di Sinistra Democratica, considerato un possibile partner di una maggioranza insieme ai socialisti del Pasok, ha detto no a un governo di unità nazionale. Fotis Kouvelis, leader di Sinistra democratica ha respinto l'offerta, affermando che non cambia la posizione del suo partito: sì alla Grecia nell'eurozona, ma necessità di rinegoziare il memorandum.
I risultati delle elezioni - La rabbia dei greci per anni di austerità ha ignorato il rischio di una possibile uscita dalla zona euro e ha punito i partiti di governo.
I conservatori di Nuova Democrazia e i socialisti del Pasok, che si sono alternati alla guida della Grecia negli ultimi decenni e che sono gli unici due partiti maggiori a sostenere il programma di salvataggio Ue/Fmi che tiene a galla la Grecia, hanno ottenuto tutti e due insieme meno del 33% dei voti e solo 150 dei 300 seggi parlamentari.
Vincono i partiti contro il piano di salvataggio - Alle consultazioni di domenica 6 maggio, Nuova Democrazia ha raccolto poco più del 19% dei voti e il Pasok un umiliante 13,4%, mentre il partito della sinistra anti-piano di salvataggio Syriza ha ottenuto il 16,6%.
Nell'elezione del 2009, il Pasok aveva il 44% e la Syriza appena il 5%.
Il leader della Syriza Alexis Tsipras, con i suoi 37 anni il più giovane leader politico greco, ha parlato di una rivoluzione pacifica e ha dichiarato che il cancelliere tedesco Angela Merkel deve comprendere che le politiche di austerità sono state sconfitte.
L'estrema destra conquista seggi in Parlamento - Un altro segnale della rabbia degli elettori è il fatto che il partito di estrema destra Alba Dorata ha preso circa il 7% dei voti, il che gli consentirà di entrare in Parlamento per la prima volta dalla caduta della dittatura dei colonnelli nel 1974.
Borsa, rimbalzano le europee, affonda Atene - Positive le piazze europee in chiusura di giornata dopo un avvio in deciso affanno conseguente ai risultati elettorali di Francia e Grecia. Madrid, migliore nel Vecchio Continente, termina in progresso del 2,72% a 7.063,2 punti. Bene anche Piazza Affari che chiude in forte rialzo, con il Ftse Mib che sale del 2,56% a 14.275 punti. Parigi +1,65%; Amsterdam +1,26%; Lisbona +0,95%; Bruxelles +0,63%; Francoforte +0,12%. In territorio negativo Zurigo che cede lo 0,27%. Fa eccezione solo Atene che affonda: l'indice dei principali titoli lascia sul campo il 7,96%.
I risultati delle elezioni - La rabbia dei greci per anni di austerità ha ignorato il rischio di una possibile uscita dalla zona euro e ha punito i partiti di governo.
I conservatori di Nuova Democrazia e i socialisti del Pasok, che si sono alternati alla guida della Grecia negli ultimi decenni e che sono gli unici due partiti maggiori a sostenere il programma di salvataggio Ue/Fmi che tiene a galla la Grecia, hanno ottenuto tutti e due insieme meno del 33% dei voti e solo 150 dei 300 seggi parlamentari.
Vincono i partiti contro il piano di salvataggio - Alle consultazioni di domenica 6 maggio, Nuova Democrazia ha raccolto poco più del 19% dei voti e il Pasok un umiliante 13,4%, mentre il partito della sinistra anti-piano di salvataggio Syriza ha ottenuto il 16,6%.
Nell'elezione del 2009, il Pasok aveva il 44% e la Syriza appena il 5%.
Il leader della Syriza Alexis Tsipras, con i suoi 37 anni il più giovane leader politico greco, ha parlato di una rivoluzione pacifica e ha dichiarato che il cancelliere tedesco Angela Merkel deve comprendere che le politiche di austerità sono state sconfitte.
L'estrema destra conquista seggi in Parlamento - Un altro segnale della rabbia degli elettori è il fatto che il partito di estrema destra Alba Dorata ha preso circa il 7% dei voti, il che gli consentirà di entrare in Parlamento per la prima volta dalla caduta della dittatura dei colonnelli nel 1974.
Borsa, rimbalzano le europee, affonda Atene - Positive le piazze europee in chiusura di giornata dopo un avvio in deciso affanno conseguente ai risultati elettorali di Francia e Grecia. Madrid, migliore nel Vecchio Continente, termina in progresso del 2,72% a 7.063,2 punti. Bene anche Piazza Affari che chiude in forte rialzo, con il Ftse Mib che sale del 2,56% a 14.275 punti. Parigi +1,65%; Amsterdam +1,26%; Lisbona +0,95%; Bruxelles +0,63%; Francoforte +0,12%. In territorio negativo Zurigo che cede lo 0,27%. Fa eccezione solo Atene che affonda: l'indice dei principali titoli lascia sul campo il 7,96%.