Un primo attentato vicino a una chiesa nella città di Kaduna ha fatto almeno 38 morti. Poi altri feriti per un attacco a Jos. Appello del Papa durante la messa perché il Paese ritrovi "pace e libertà religiosa"
Pasqua di sangue per i cristiani in Nigeria: un attentato ad una chiesa di Kaduna ha fatto almeno almeno 38 morti e decine di feriti nella mattina di Pasqua (guarda il video). Poi altri feriti anche a Jos, per l'esplosione di un'altra bomba.
Il primo attentato è avvenuto nella cittadina di Kaduna, nel Nord del Paese. A riferire dell'esplosione alcuni testimoni e le autorità locali. "Ero a casa quando ho sentito una forte esplosione che ha fatto tremare la mia abitazione ed ha provocato il crollo del soffitto", ha detto un abitante per telefono.
Un'altra bomba è poi esplosa nella città di Jos, nella Nigeria centrale, causando un numero imprecisato di feriti, secondo quanto riferiscono fonti ufficiali. L'esplosione è avvenuto a distanza di ore dall'attentato di Kaduna.
Lo scorso Natale una serie di attentati avevano colpito la comunità cristiana della Nigeria facendo una strage.
Nel corso della messa di Pasqua, Papa Benedetto XVI ha rivolto un appello proprio per "le comunità cristiane", citando Corno d'Africa, Sudan e poi il Mali, perché trovi "pace e stabilita"'. E la Nigeria, perché "ricostruisca pace e libertà religiosa".
Il primo attentato è avvenuto nella cittadina di Kaduna, nel Nord del Paese. A riferire dell'esplosione alcuni testimoni e le autorità locali. "Ero a casa quando ho sentito una forte esplosione che ha fatto tremare la mia abitazione ed ha provocato il crollo del soffitto", ha detto un abitante per telefono.
Un'altra bomba è poi esplosa nella città di Jos, nella Nigeria centrale, causando un numero imprecisato di feriti, secondo quanto riferiscono fonti ufficiali. L'esplosione è avvenuto a distanza di ore dall'attentato di Kaduna.
Lo scorso Natale una serie di attentati avevano colpito la comunità cristiana della Nigeria facendo una strage.
Nel corso della messa di Pasqua, Papa Benedetto XVI ha rivolto un appello proprio per "le comunità cristiane", citando Corno d'Africa, Sudan e poi il Mali, perché trovi "pace e stabilita"'. E la Nigeria, perché "ricostruisca pace e libertà religiosa".