Ufficializzata la vittoria dell'attuale premier, che ha assicurato: "E' stata una lotta aperta e onesta". Ma l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e l'opposizione denunciano brogli. Nel pomeriggio nuove proteste al Cremlino
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( In fondo all'articolo tutti i video sulle elezioni in Russia )
Vladimir Putin è stato dichiarato ufficialmente vincitore delle elezioni presidenziali in Russia, con il 63,75 per cento dei voti. Lo ha annunciato il presidente della Commissione elettorale centrale, Vladimir Churov. L'affluenza è stata del 65,3 per cento, su un totale di 110 milioni di aventi diritto al voto.
L'ex-spia del Kgb, 59 anni, dopo quattro anni nel ruolo di premier, tornerà così all'incarico di presidente che ha ricoperto dal 2000 al 2008.
All’indomani delle elezioni Putin, che ha parlato di vittoria in una “lotta aperta e onesta” , dovrà affrontare nuove proteste. I rivali di Putin, che parlano di vasti brogli nelle operazioni di voto, non riconoscono il risultato delle elezioni e si raduneranno vicino al Cremlino nel pomeriggio di oggi 5 marzo. I manifestanti, esponenti per lo più del ceto medio, sono scesi in piazza nella Capitale e in altre città a partire dalle contestate elezioni parlamentari del 4 dicembre e hanno fatto sapere che le azioni di protesta si intensificheranno.
La differenza tra risultati ufficiali e risultati reali per gli oppositori sarebbe del 14% ( ascolta l'audio in alto ).
E di brogli ha parlato anche l'Osce. Secondo un rapporto degli osservatori internazionali infatti le elezioni presidenziali russe sono state chiaramente distorte a favore del primo ministro Vladimir Putin. "Non c'è stata reale competizione e l'abuso di risorse governative ha garantito che il vincitore delle elezioni non sia mai stato in dubbio", osserva in un comunicato Tonino Picula, uno degli osservatori dell'Organizzazione che ha chiesto che le violazioni avvenute nel corso del voto siano oggetto di un'indagine indipendente.
Il video:
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E di brogli ha parlato anche l'Osce. Secondo un rapporto degli osservatori internazionali infatti le elezioni presidenziali russe sono state chiaramente distorte a favore del primo ministro Vladimir Putin. "Non c'è stata reale competizione e l'abuso di risorse governative ha garantito che il vincitore delle elezioni non sia mai stato in dubbio", osserva in un comunicato Tonino Picula, uno degli osservatori dell'Organizzazione che ha chiesto che le violazioni avvenute nel corso del voto siano oggetto di un'indagine indipendente.
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