L’India insiste: "Giudicheremo noi i militari italiani"

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Non si scioglie la tensione dopo il caso dei due marinai fermati e accusati di aver ucciso due pescatori. Il sottosegretario De Mistura è in missione a New Delhi. Il suo omologo indiano: "Incidente in acque internazionali, ma avanti con le nostre leggi"

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Non si scioglie la tensione tra Italia e India dopo la vicenda dei due militari, in servizio antipirateria sulla petroliera Enrica Lexie, fermati dalle autorità di New Delhi e accusati di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati.
“Una questione ingarbugliata”, aveva detto il presidente Napolitano nei giorni scorsi. E infatti il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha inviato in India il sottosegretario Staffan De Mistura con lo scopo di dirimere l’affaire.

Il ricorso della difesa dei militari - La difesa dei due marò italiani ha comunque presentato il ricorso per “eccezione di giurisdizione” all'Alta Corte del Kerala. I legali chiedono che venga confermato che l'incidente è avvenuto in acque internazionali e non indiane. Ma a quanto pare questa non è l’unico nodo da sciogliere. Anzi.

Incontro tra De Mistura e il collega indiano - Il sottosegretario De Mistura, che ha incontrato a New Delhi la collega indiana per l'area occidentale, Preneet Kaur, ha detto infatti che “i due paesi convengono sul fatto che l'incidente è avvenuto in acque internazionali”. Il riconoscimento non cambia però la situazione. Italia e India vogliono guidare le indagini in base ai loro codici penali e quello indiano prevede l'applicazione delle sue norme anche se le navi si trovano fuori delle acque territoriali.

L’India: “Andremo avanti in base alle nostre leggi”
- "Dal punto di vista legale, loro hanno le loro interpretazioni e noi le nostre", ha osservato Kaur secondo quanto riferisce la stampa locale. "Noi andremo avanti in base alle nostre leggi".
Il riferimento del ministro indiano è alla Sezione 4 del Codice penale indiano che regola i casi di estensione della extraterritorialità recitando: "Le disposizioni di questo Codice si applicano anche per qualsiasi reato commesso da (...) qualsiasi persona su qualsiasi nave o velivolo registrato in India ovunque esso si trovi".
De Mistura al termine dell'incontro ha affermato: "Con grande tristezza riconosciamo che due cittadini indiani sono morti. Tutto ciò che desideriamo è che la verità venga fuori". "Ora vado a Kochi dove ci sono le famiglie delle vittime di questa dolorosa vicenda e i due maro' italiani", ha aggiunto.

Gozi: "Dobbiamo riportare i militari a casa" - "E' necessario un rapido accertamento dei fatti ma la soluzione della crisi non sarà giuridica ma politica e umanitaria". Lo ha affermato Sandro Gozi, Presidente dell’Associazione Italia-India a SkyTG24 (GUARDA IL VIDEO) intervistato sulla crisi in corso tra i due paesi. "Dobbiamo continuare - ha aggiunto - a fare pressione diplomatica sulle Istituzioni indiane per portare i soldati italiani a casa ma allo stesso tempo" ci vuole "la necessaria attenzione e comprensione  della sensibilità degli indiani".

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