America 2012, le tappe per la conquista della Casa Bianca

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Mitt Romney, uno dei sette candidati alle primarie repubblicane

Al via il 3 gennaio in Iowa la lunga maratona elettorale. Dalle primarie del partito repubblicano alla convention democratica, che ufficializzerà la corsa di Obama, ecco le fasi della campagna che si concluderà con l’Election day del 6 novembre

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di Isabella Fantigrossi

Come da tradizione, martedì 3 gennaio saranno i caucus – le assemblee dei delegati di partito - in Iowa a dare il via al lungo tragitto delle primarie repubblicane che porteranno alla scelta del candidato alla Casa Bianca. Un test, quello del 3 gennaio, non fondamentale per capire chi avrà più chance per giocare la vera partita del 6 novembre 2012 contro Barack Obama ma comunque indicativo se è vero il motto tradizionale dello stato: l’Iowa non indica il vincente ma "stabilisce i perdenti". Mai infatti nella storia degli Stati Uniti un candidato che non si è piazzato fra i primi tre nello Iowa ha conquistato la nomination. Al primo test dunque della stagione elettorale 2012 si sfideranno sette candidati (guarda chi sono nella fotogallery), tra cui il superfavorito fino a oggi, l’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney.

Dopo i caucus di martedì prossimo, la maratona elettorale farà tappa nel New Hampshire, dove il 10 gennaio ci sarà la prima tornata di primarie vere e proprie. Mentre il mese di gennaio si concluderà con gli appuntamenti in South Carolina, il 21 gennaio, e in Florida, il 31. A febbraio sarà la volta dei caucus in Nevada e in Maine. Mentre in marzo gli occhi di tutti saranno puntati sul famoso "Super Tuesday", il martedì, che quest’anno cade il 6, in cui si svolgono per tradizione le primarie in oltre dieci stati Usa, tra cui Massachusetts e Virginia. Appuntamento fondamentale perché potrebbe già chiudere la partita delle primarie: in passato il gran numero di stati in cui si vota ha già dato a uno dei candidati in lizza la certezza matematica di ottenere la nomination alla convention nazionale di agosto. Le primarie repubblicane continueranno comunque il 3 aprile a Washington, nel Maryland, nel Wisconsin e in Texas. Poi sarà la volta, il 24, di New York e della Pennsylvania. Infine, è fissata il 26 giugno la tappa elettorale nello Utah che chiuderà ufficialmente la stagione delle primarie. Due mesi dopo, il 27 agosto, la convention nazionale del partito a Tampa Bay, in Florida, designerà formalmente il candidato repubblicano alla presidenza Usa.

Nel partito democratico, invece, non ci saranno primarie. E Barack Obama otterrà la conferma ufficiale della propria candidatura alla convention democratica del 3 settembre a Charlotte, in North Carolina. È a questo punto, con la conclusione delle due assemblee generali di partito, che la campagna elettorale 2012 entrerà nello sprint finale che culminerà con i tre dibattiti televisivi - il primo fissato per il 3 ottobre - tra Obama e il candidato repubblicano. Appuntamenti mediatici decisivi per orientare il voto nei cosiddetti "swing state", gli stati oscillanti che ogni quattro anni risultano determinanti per la vittoria alla Casa Bianca. Ultimo round il 6 novembre, il giorno dell’Election Day per il nuovo presidente degli Stati Uniti.

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