Le vittime, giovani contabbandieri di sigarette sotto i 30 anni, sono state scambiate dall'esercito per militanti del Pkk. Duemila persone hanno manifestato a Istanbul contro il governo dopo l'incidente
Aerei da guerra turchi nella notte tra il 28 e il 29 dicembre hanno ucciso almeno 35 persone in un attacco nel sudest della Turchia, vicino al confine iracheno. Le vittime, giovani contrabbandieri, sono state scambiate per militanti curdi armati. Il portavoce del partito al governo Ak Huseyn Celik ha definito "triste" l'incidente e ha detto che le notizie fornite dai funzionari del governo locale dimostrano che gran parte delle persone uccise erano contrabbandieri di sigarette sotto i 30 anni. "Se sono stati commessi degli errori, se ci sono state mancanze in questo incidente, non saranno in alcun modo coperte" ha detto ancora Celik.
Gli aerei turchi prendono regolarmente di mira obiettivi dei militanti curdi nella regione, nell'ambito della lotta contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), e hanno intensificato i raid dopo un attentato ad opera dell'organizzazione in agosto. "Abbiamo 30 corpi completamente bruciati. Lo Stato sapeva che queste persone facevano contrabbando nella regione. Questo tipo di incidente è inaccettabile", ha detto Fehmi Yaman, sindaco di Uludere nella provincia di Sirnak.
L'esercito turco ha spiegato di aver appreso che il Pkk aveva inviato molti militanti nell'area del Sinat-Haftanin, nel nord dell'Iraq, per vendicarsi dopo le perdite nei recenti scontri. "E' stato stabilito in base a immagini di drone che un gruppo si trovava in Iraq diretto verso il nostro confine", ha riferito l'esercito.
Circa 2.000 curdi hanno manifestato a Istanbul contro il governo dopo il raid aereo. La manifestazione, promossa dal partito filo-curdo Bdp (Partito per la Pace e la Democrazia), si è svolta in Piazza Taksim, sul lato europeo di Istanbul, ed è stata scandita da slogan contro il governo ed a sostegno del Pkk, il partito di lavoratori del Kurdistan: "Kurdistan sarà la tomba dei fascisti", "Erdogan, assassino".
Gli aerei turchi prendono regolarmente di mira obiettivi dei militanti curdi nella regione, nell'ambito della lotta contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), e hanno intensificato i raid dopo un attentato ad opera dell'organizzazione in agosto. "Abbiamo 30 corpi completamente bruciati. Lo Stato sapeva che queste persone facevano contrabbando nella regione. Questo tipo di incidente è inaccettabile", ha detto Fehmi Yaman, sindaco di Uludere nella provincia di Sirnak.
L'esercito turco ha spiegato di aver appreso che il Pkk aveva inviato molti militanti nell'area del Sinat-Haftanin, nel nord dell'Iraq, per vendicarsi dopo le perdite nei recenti scontri. "E' stato stabilito in base a immagini di drone che un gruppo si trovava in Iraq diretto verso il nostro confine", ha riferito l'esercito.
Circa 2.000 curdi hanno manifestato a Istanbul contro il governo dopo il raid aereo. La manifestazione, promossa dal partito filo-curdo Bdp (Partito per la Pace e la Democrazia), si è svolta in Piazza Taksim, sul lato europeo di Istanbul, ed è stata scandita da slogan contro il governo ed a sostegno del Pkk, il partito di lavoratori del Kurdistan: "Kurdistan sarà la tomba dei fascisti", "Erdogan, assassino".