Italiana uccisa a New York, forse una rapina finita male

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Rita Morelli, assassinata con tre coltellate nel suo appartamento a East Harlem, avrebbe aperto la porta al suo omicida. Diffuso l’identikit di un uomo di origini brasiliane che sarebbe stato visto parlare con la vittima la sera del delitto

Una rapina degenerata in un omicidio. Sarebbe questa, secondo indiscrezioni, l’ipotesi più accreditata per spiegare l’assassinio di Rita Morelli, la studentessa italiana uccisa nel suo appartamento di East Harlem (guarda la mappa) nella serata del 23 novembre. Ad avvalorare la tesi del furto la scomparsa di una piccola somma di denaro e del computer. Ma è giallo sulla mancanza di segni di effrazione sulla porta di casa. Forse la vittima conosceva il suo assassino? O ha aperto la porta pensando che fosse il compagno? Sono tanti gli interrogativi sulla morte della ragazza. La polizia ha diffuso l’identikit di un uomo, secondo indiscrezioni di origini brasiliane, che sarebbe stato visto insieme a Rita la notte del delitto nella veranda dell’appartamento di fronte. “Lei sembrava calma e non in pericolo, ma quello non era il suo ragazzo” avrebbe detto il vicino Lee Stefanis.

Un’indiscrezione confermata anche dal cugino della vittima Giorgio Morelli, un giornalista che lavora proprio nella Grande Mela. "E' stata vista parlare con un ragazzo, un tale Carlo, forse un brasiliano da una vicina del secondo piano della casa di East Harlem dove Rita viveva, e per ironia della sorte a due passi dal Commissariato e davanti ad una scuola materna. Se è stato lui, con il dna si verrà a sapere subito, questo mi dicono da New York e quindi lo prenderanno". Alla domanda se anche a lui risulti che si stia cercando un tossicodipendente, il giornalista spiega che "è la voce che gira ma non ci sono certezze".

Rita, 36enne originaria di un paesino vicino Pescara, è stata uccisa con tre coltellate: due al petto e una alla gola. Secondo quanto emerso dall’autopsia, avrebbe cercato di difendersi dal suo aggressore. L’assassino avrebbe cercato di strangolarla prima di colpirla con un coltello. A trovare il corpo senza vita il suo compagno Fernando, 27enne di origine messicane, non appena rientrato da una serata di lavoro nel ristorante in cui lavorava anche Rita. La 36enne abruzzese viveva da cinque anni a New York, dove studiava all'Hunter College e si sarebbe laureata il prossimo anno. E’ la prima italiana in più di 20 anni, secondo quanto dichiarato dalla polizia, che viene uccisa a New York.

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