In una nuova risoluzione, l'agenzia atomica internazionale si dice "preoccupatissima" per il programma nucleare iraniano. Dura replica da Teheran che si rifiuta di partecipare ai colloqui sul disarmo tra i Paesi del Medio Oriente previsti a Vienna
L'Agenzia atomica internazionale (Aiea) approva una nuova risoluzione sul programma nucleare iraniano, in cui si dice preoccupatissima, e immediatamente sale la tensione nei confronti di Teheran. Ma l'Iran per nulla intimidito dai toni usati dall'Aiea subito replica a con due no pesanti: "Per ora" niente missione dell'Aiea nel regime degli Ayatollah e nessuna partecipazione ai colloqui sul disarmo atomico tra i Paesi del Medio Oriente che si svolgeranno a Vienna la prossima settimana.
"Soddisfazione" per i contenuti della risoluzione adottata è stata subito espressa da Usa e Russia. La risoluzione, approvata con i soli voti contrari di Cuba ed Ecuador e l'astensione dell'Indonesia, sottolinea la "crescente preoccupazione" per il programma nucleare di Teheran. Nel testo si definisce "essenziale per l'Iran e per l'Aiea intensificare il dialogo" e si esorta Teheran a "rispettare pienamente e senza ritardi i suoi obblighi legati alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza".
Immediata la risposta di Teheran: la missione 'di chiarimento' proposta dall'Aiea "non si può fare ora", ha dichiarato il rappresentante iraniano presso l'Agenzia Ali Asghar Soltaniyeh annunciando anche che la Repubblica islamica non parteciperà ai colloqui sul disarmo atomico organizzati dall'Aiea per il 21-22 novembre, a cui è invece prevista la presenza di Israele e dei Paesi arabi. Soltaniyeh, inoltre, in una lettera al direttore generale dell'Aiea Yukiya Amano, afferma che la pubblicazione da parte dell'Agenzia atomica dei nomi degli scienziati nucleari iraniani "mette a rischio la loro vita: sono diventati obiettivi dei gruppi terroristici così come dell'intelligence israeliana e americana".
Pieno sostegno e condivisione dei contenuti della risoluzione è stato espresso dal ministro degli Esteri Giulio Terzi: "Siamo fortemente preoccupati - ha detto il responsabile della Farnesina - ed è giunto il momento di intensificare la pressione sull'Iran anche con ulteriori misure di carattere sanzionatorio onde indurlo ad un comportamento costruttivo con la comunità internazionale. L'Italia è pronta a sostenere l'adozione di tali misure a livello europeo in occasione del Consiglio Affari Esteri che si terrà a Bruxelles il prossimo primo dicembre". "Siamo pronti ad aumentare le sanzioni contro l'Iran", ha confermato la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando anche a nome del premier britannico David Cameron. Giovedì il capo della diplomazia europea Catherine Ashton aveva affermato che l'Ue "sta ancora aspettando" che Teheran provi alla comunità internazionale e all'Aiea che il suo programma nucleare è di carattere civile e non militare.
"Soddisfazione" per i contenuti della risoluzione adottata è stata subito espressa da Usa e Russia. La risoluzione, approvata con i soli voti contrari di Cuba ed Ecuador e l'astensione dell'Indonesia, sottolinea la "crescente preoccupazione" per il programma nucleare di Teheran. Nel testo si definisce "essenziale per l'Iran e per l'Aiea intensificare il dialogo" e si esorta Teheran a "rispettare pienamente e senza ritardi i suoi obblighi legati alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza".
Immediata la risposta di Teheran: la missione 'di chiarimento' proposta dall'Aiea "non si può fare ora", ha dichiarato il rappresentante iraniano presso l'Agenzia Ali Asghar Soltaniyeh annunciando anche che la Repubblica islamica non parteciperà ai colloqui sul disarmo atomico organizzati dall'Aiea per il 21-22 novembre, a cui è invece prevista la presenza di Israele e dei Paesi arabi. Soltaniyeh, inoltre, in una lettera al direttore generale dell'Aiea Yukiya Amano, afferma che la pubblicazione da parte dell'Agenzia atomica dei nomi degli scienziati nucleari iraniani "mette a rischio la loro vita: sono diventati obiettivi dei gruppi terroristici così come dell'intelligence israeliana e americana".
Pieno sostegno e condivisione dei contenuti della risoluzione è stato espresso dal ministro degli Esteri Giulio Terzi: "Siamo fortemente preoccupati - ha detto il responsabile della Farnesina - ed è giunto il momento di intensificare la pressione sull'Iran anche con ulteriori misure di carattere sanzionatorio onde indurlo ad un comportamento costruttivo con la comunità internazionale. L'Italia è pronta a sostenere l'adozione di tali misure a livello europeo in occasione del Consiglio Affari Esteri che si terrà a Bruxelles il prossimo primo dicembre". "Siamo pronti ad aumentare le sanzioni contro l'Iran", ha confermato la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando anche a nome del premier britannico David Cameron. Giovedì il capo della diplomazia europea Catherine Ashton aveva affermato che l'Ue "sta ancora aspettando" che Teheran provi alla comunità internazionale e all'Aiea che il suo programma nucleare è di carattere civile e non militare.