Il Dalai Lama: "Sì al nucleare purché sia sicuro"

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Il leader spirituale del buddhismo a SkyTG24: "L’umanità e il mondo hanno bisogno di più energia. Finché non troviamo un’alternativa ai beni combustibili fossili, dobbiamo sfruttare tutte le possibilità che abbiamo". L'INTERVISTA

"A volte, quando si parla di violazioni di diritti umani, sembra che ci siano delle differenze tra cittadini occidentali e orientali. In genere sembra che preoccupazione sia molto più grande se le violazioni dei diritti umani avvengono in Occidente, mentre se avvengono in Cina e in altri paesi orientali si tende a preoccuparsi di meno".
La denuncia arriva dal Dalai Lama, in visita nelle zone del Nord-est del Giappone duramente colpite da terremoto e tsunami dello scorso 11 marzo.

Nonostante la tragedia di Fukushima, la massima autorità spirituale del buddhismo resta convinto del nucleare "purché operato in maniera sicura: sono contrario alle armi nucleari, lo sostengo invece per fini pacifici ma è una questione molto complessa".
"L’umanità e il mondo hanno bisogno di più energia - dice il Dalai Lama, intervistato da SkyTG24 - ma io credo che adesso la cosa più urgente sia il divario tra ricchi e poveri. Abbiamo bisogno di più energia ma finché non troviamo un’alternativa ai beni combustibili fossili, una fonte di energia pulita che non danneggi l’ambiente, fino a quel momento dobbiamo sfruttare tutte le possibilità che abbiamo. Naturalmente dipende dai popoli delle varie nazioni perché è la voce del popolo che decide. Nei regimi democratici ovviamente: in quelli totalitari è un po’ diverso".

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