Elezioni in Argentina, la sfida a colpi di tweet
MondoI sondaggi danno per favorita la presidente uscente Cristina Kichner, ma sul web il dibattito è più acceso che mai. La campagna elettorale si gioca tra cinguettii e gruppi Facebook. E spopola il video-parodia della famiglia Addams in versione kirchnerista
di Emiliano Guanella
Otto milioni di utenti facebook, almeno venti milioni di persone online ogni giorno, Twitter che cresce a vista d’occhio. Internet fa parte da tempo della vita degli argentini, la campagna elettorale per le elezioni presidenziali non poteva certo ignorarlo. Nella rete si discute di tutto e ci si divide soprattutto fra i “K”, i sostenitori del governo di Cristina Fernandez de Kirchner e gli “anti K”, oppositori ad oltranza.
La “presidenta” ha duecentocinquantamila seguaci su Facebook e quasi settecentomila su Twitter, mezzo quest’ultimo che ha usato molto nelle ultime settimane cinguettando a più riprese durante la giornata per lanciare annunci e spot di campagna. Ogni sera, poi, una riflessione sulla giornata appena trascorsa. “Oggi - ha scritto qualche giorno fa - sono stata con gli operai dei cantieri navali di Mar del Plata, che bello vedere il paese in marcia, Forza Argentina!".
È lei, candidata favoritissima dai sondaggi, la politica più amica della rete, forse anche perché è quella che sembra avere più appeal fra i giovani dai 25 ai 40 anni, la fascia d’età che concentra il maggior numero di internauti.
I numeri dei suoi oppositori sono molto più modesti, dai sessantamila seguaci del radicale Alfonsin ai trentamila del socialista Binner ai quindicimila dei tre Twitter ufficiali di Elisa Carriò.
Su internet si possono trovare poi centinaia di blog, forum di discussione e Twitter aperti sulla politica e l’economia. C’è il blog del capo di gabinetto Anibal Fernandez, strenuo difensore di Cristina e il Twitter di Fernando Iglesias, famoso per le sue denunce contro il governo. Una delle ultime trovate di quest’ultimo è stato un video-parodia della famiglia Addams in versione kirchnerista che ha fatto furore.
Un altro video cult è quello del giovane che ha appena comprato un’automobile nuova da un concessionario, ma fatica ad ammettere che la sua situazione economica è migliorata. “Se le cose ti vanno meglio – recita la voce fuori onda – non essere codardo, vota Cristina !”. (GUARDA IL VIDEO).
Tra i candidati minori l’unico a puntare decisamente sulla diffusione di internet come tema di campagna è Alberto Rodriguez Saa, già governatore a San Luis, una provincia che, ci tiene a precisare, ha la più alta connettività dell’Argentina: “Wi fi gratis per tutti”, è il suo slogan.
Grande seguito hanno poi le discussioni in rete sulla lotta senza esclusioni di colpi fra il governo e il gruppo multimedia Clarin, il più importante del paese, schierato apertamente con l’opposizione e in prima fila nelle denunce sui casi di corruzione che hanno interessato alcuni esponenti dell’esecutivo. La campagna “Clarin mente” dilaga in una serie di blog e utenze Twitter come quella chiamata “TodoNegativo”, che riprende le iniziali del canale all news del gruppo Todo Noticias.
L’altro punto della discordia è l’Indec, l’istituto ufficiale di statistiche, criticatissimo per i suoi dati fin troppo ottimistici sull’inflazione. Inflacion Verdadera è un blog di economisti indipendenti che studiano l’andamento del caro prezzi mediante rilevamenti effettuati settimanalmente in negozi e supermercati in tutto il paese. Da qualche mese a Buenos Aires internet è gratis in una quarantina fra piazze e parchi pubblici. Il cinguettio del popolo 2.0 si fa sempre più sentire.
Otto milioni di utenti facebook, almeno venti milioni di persone online ogni giorno, Twitter che cresce a vista d’occhio. Internet fa parte da tempo della vita degli argentini, la campagna elettorale per le elezioni presidenziali non poteva certo ignorarlo. Nella rete si discute di tutto e ci si divide soprattutto fra i “K”, i sostenitori del governo di Cristina Fernandez de Kirchner e gli “anti K”, oppositori ad oltranza.
La “presidenta” ha duecentocinquantamila seguaci su Facebook e quasi settecentomila su Twitter, mezzo quest’ultimo che ha usato molto nelle ultime settimane cinguettando a più riprese durante la giornata per lanciare annunci e spot di campagna. Ogni sera, poi, una riflessione sulla giornata appena trascorsa. “Oggi - ha scritto qualche giorno fa - sono stata con gli operai dei cantieri navali di Mar del Plata, che bello vedere il paese in marcia, Forza Argentina!".
È lei, candidata favoritissima dai sondaggi, la politica più amica della rete, forse anche perché è quella che sembra avere più appeal fra i giovani dai 25 ai 40 anni, la fascia d’età che concentra il maggior numero di internauti.
I numeri dei suoi oppositori sono molto più modesti, dai sessantamila seguaci del radicale Alfonsin ai trentamila del socialista Binner ai quindicimila dei tre Twitter ufficiali di Elisa Carriò.
Su internet si possono trovare poi centinaia di blog, forum di discussione e Twitter aperti sulla politica e l’economia. C’è il blog del capo di gabinetto Anibal Fernandez, strenuo difensore di Cristina e il Twitter di Fernando Iglesias, famoso per le sue denunce contro il governo. Una delle ultime trovate di quest’ultimo è stato un video-parodia della famiglia Addams in versione kirchnerista che ha fatto furore.
Un altro video cult è quello del giovane che ha appena comprato un’automobile nuova da un concessionario, ma fatica ad ammettere che la sua situazione economica è migliorata. “Se le cose ti vanno meglio – recita la voce fuori onda – non essere codardo, vota Cristina !”. (GUARDA IL VIDEO).
Tra i candidati minori l’unico a puntare decisamente sulla diffusione di internet come tema di campagna è Alberto Rodriguez Saa, già governatore a San Luis, una provincia che, ci tiene a precisare, ha la più alta connettività dell’Argentina: “Wi fi gratis per tutti”, è il suo slogan.
Grande seguito hanno poi le discussioni in rete sulla lotta senza esclusioni di colpi fra il governo e il gruppo multimedia Clarin, il più importante del paese, schierato apertamente con l’opposizione e in prima fila nelle denunce sui casi di corruzione che hanno interessato alcuni esponenti dell’esecutivo. La campagna “Clarin mente” dilaga in una serie di blog e utenze Twitter come quella chiamata “TodoNegativo”, che riprende le iniziali del canale all news del gruppo Todo Noticias.
L’altro punto della discordia è l’Indec, l’istituto ufficiale di statistiche, criticatissimo per i suoi dati fin troppo ottimistici sull’inflazione. Inflacion Verdadera è un blog di economisti indipendenti che studiano l’andamento del caro prezzi mediante rilevamenti effettuati settimanalmente in negozi e supermercati in tutto il paese. Da qualche mese a Buenos Aires internet è gratis in una quarantina fra piazze e parchi pubblici. Il cinguettio del popolo 2.0 si fa sempre più sentire.