Libia, al via il dopo-Gheddafi. E' giallo su Saif

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Rimangono avvolte nel mistero le ultime ore di vita del raìs, ucciso dai ribelli del Cnt a Sirte, la sua città natale. La moglie chiede all’Onu di aprire un’inchiesta per chiarire le dinamiche. Annunciata e poi smentita la cattura del figlio. VIDEO E FOTO

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(in fondo all'articolo tutti i video sulla morte di Muammar Gheddafi)

La Libia prova a ripartire senza Gheddafi. La corsa contro la storia del Colonnello si è fermata in un tunnel di cemento a Sirte. Sua città natale. Le ultime parole del combattente e indomito rais sono state le più scontate e umane: "Non sparate".
Dopo due mesi da primula rossa e 42 anni di regime, a fermare la sua corsa è stato forse un ragazzino di 20 anni, diventato subito eroe, che ha portato con sé come trofeo l'ultimo orpello del rais: una pistola d'oro. E le immagini del rais ferito, debole, ormai vinto, hanno fatto immediatamente il giro del mondo. Rievocando la fine di altri dittatori, da Mussolini a Saddam.
Intanto nella giornata di venerdì 21 ottobre è giallo sulla sorte di Saif Gheddafi. La moglie del Colonnello, invece, ha chiesto alle Nazioni Unite di aprire un'inchiesta per chiarire le dinamiche sull'uccisione del marito.

E' giallo su Saif Gheddafi -
In mattinata il Cnt aveva annunciato di aver catturato anche il figlio del Rais, Saif e di avere intenzione di mostrarne le immagini solo dopo averlo curato. Ma in serata, l'inviato della tv al-Jazeera a Tripoli, che sostiene di aver avuto  contatti con gli uomini del Cnt a Zlitan, ha smentito la notizia. "Non si hanno al momento notizie certe  riguardo alla sorte di Saif al-Islam Gheddafi", ha precisato il  giornalista di al-Jazeera, sottolineando che le notizie diffuse in  precedenza sulla sorte del secondogenito dell'ex leader libico sono  "false".

Un colpo alla testa
- Intanto emergono nuovi dettagli sulla fine di Gheddafi. Il rais sarebbe stato preso vivo, come mostra un video diffuso da Al Jazeera, e confermato dal Cnt, ma le foto del suo cadavere con un foro di pallottola sulla tempia hanno immediatamente fatto pensare a una esecuzione. Ipotesi, quest'ultima, smentita dal Cnt: non è stato dato nessun ordine di ucciderlo. Il rais è morto - ha fatto sapere lo stesso primo ministro del Cnt - per un colpo alla testa durante una sparatoria tra i suoi sostenitori e le forze degli insorti.

Giallo sulla dinamica della cattura - Nemmeno la dinamica della cattura è chiara. Il rais stava fuggendo dalla Sirte appena espugnata dai ribelli, diretto a Sud, su un convoglio di sette macchine formato da familiari e fedelissimi, quando è stato intercettato dagli aerei della Nato e, via terra, dai ribelli. L'alleanza - aerei francesi, ha rivendicato Parigi, anche americani, ha precisato Washington - ha colpito alcune macchine, uccidendo il capo delle forze armate.
Per evitare i colpi dei caccia, una Toyota si è improvvisamente staccata dal convoglio, seguita da un'altra macchina. A questo punto, secondo la ricostruzione dell'ambasciatore libico a Roma, Abdel Hafed Gaddur, sono entrati in azione i rivoltosi, che hanno bloccato le macchine. Qui tutto diventa più fumoso: forse Gheddafi, che si trovava nella Toyota, è riuscito a fuggire e nascondersi in alcuni tubi di cemento. Di certo quei tubi sono già diventati il simbolo (GUARDA LE FOTO) della fine del raìs. I ribelli si sono fatti riprendere accanto ai tunnel, dove hanno scritto con lo spray: "Qui stava Gheddafi. Allah è più grande".

Vertice Nato sul futuro della missione - Il corpo del raìs è stato poi portato a Misurata e mostrato alle tv, prima di essere rinchiuso in una moschea. Sarà sepolto in una località segreta, ha annunciato il governo transitorio.
La Nato nel consiglio Atlantico di venerdì 21 ottobre dovrebbe valutare se decretare la fine della missione. "La missione della Nato in Libia finirà d'accordo con l'Onu ed il Cnt", ha detto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen. Anche Ban ki-Moon ha chiesto di "fermare i combattimenti".
Tra gli alleati inoltre iniziano ad emergere le prime divisioni. La Francia ritiene che dopo l'uccisione del rais, l'operazione della Nato in Libia possa dirsi finita. La Gran Bretagna frena: l'operazione e' conclusa solo quando i civili saranno al sicuro.

L'annuncio della liberazione - Il Cnt ha comunicato che l'annuncio ufficiale della liberazione della Libia sarà dato sabato dal premier del nuovo governo a Bengasi, dove la rivoluzione è cominciata, e non a Tripoli.

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