I pirati avevano preso il controllo della Montecristo con a bordo 23 uomini il 10 ottobre. L'operazione è stata condotta dalle forze inglesi. L'imbarcazione Fort Victoria era infatti la più vicina al mercantile. Undici persone sono state arrestate. VIDEO
La nave italiana Montecristo, sequestrata da alcuni pirati il 10 ottobre al largo della Somalia, è stata liberata con un blitz condotto dalla nave britannica Fort Vittoria. Le 23 persone che compongono l'equipaggio sono libere. Undici pirati sono stati arrestati. La conferma è arrivata dalla Farnesina.
La decisione di intervenire sarebbe stata presa dopo un colloquio tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo omologo inglese Liam Fox, durante il quale sono stati esaminati in primo luogo i possibili rischi per l'equipaggio composto da 23 marinai.
La nave britannica era non solo quella più vicina al mercantile Montecristo, ma anche la più adatta al blitz, visto che ha a bordo elicotteri e assetti di forze speciali. Nei pressi si trova anche una nave americana, sempre del dispositivo antipirateria della Nato, mentre la nave militare italiana più vicina è a circa un giorno di navigazione.
L'assalto dei pirati era avvenuto nella mattina di lunedì 10: "Hanno sparato con i bazooka, ma non ci sono stati feriti", ha raccontato il comandante della nave, Diego Scussat, parlando telefonicamente con l'armatore D'Alesio. I marinai stanno tutti bene, ha confermato il comandante, spiegando che ora sono in corso le verifiche sui danni riportati dall'imbarcazione.
Intanto si prevedono novità per le imbarcazioni italiane impegnate all'estero. Dieci nuclei della Marina Militare, ciascuno composto da sei unità, sono pronti per essere imbarcati sui mercantili delle navi italiane in transito nei mari a rischio pirateria. E' quanto prevede un protocollo d'intesa firmato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dalla Confitarma, la quale pagherà il servizio.
La decisione di intervenire sarebbe stata presa dopo un colloquio tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo omologo inglese Liam Fox, durante il quale sono stati esaminati in primo luogo i possibili rischi per l'equipaggio composto da 23 marinai.
La nave britannica era non solo quella più vicina al mercantile Montecristo, ma anche la più adatta al blitz, visto che ha a bordo elicotteri e assetti di forze speciali. Nei pressi si trova anche una nave americana, sempre del dispositivo antipirateria della Nato, mentre la nave militare italiana più vicina è a circa un giorno di navigazione.
L'assalto dei pirati era avvenuto nella mattina di lunedì 10: "Hanno sparato con i bazooka, ma non ci sono stati feriti", ha raccontato il comandante della nave, Diego Scussat, parlando telefonicamente con l'armatore D'Alesio. I marinai stanno tutti bene, ha confermato il comandante, spiegando che ora sono in corso le verifiche sui danni riportati dall'imbarcazione.
Intanto si prevedono novità per le imbarcazioni italiane impegnate all'estero. Dieci nuclei della Marina Militare, ciascuno composto da sei unità, sono pronti per essere imbarcati sui mercantili delle navi italiane in transito nei mari a rischio pirateria. E' quanto prevede un protocollo d'intesa firmato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dalla Confitarma, la quale pagherà il servizio.