Egitto, scontri tra esercito e copti: oltre 20 morti

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La minoranza cristiana era scesa in strada, al Cairo, per protestare contro il governatore della provincia di Assuan dove nei giorni scorsi era stata data alle fiamme una chiesa. Sarebbero stati circondati dalla polizia militare. LE PRIME IMMAGINI

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NORD AFRICA: IL SANGUE DELLA PROTESTA

E' finita nel sangue la protesta dei copti in Egitto. La minoranza cristiana era scesa in strada per protestare contro il governatore della provincia di Assuan dove nei giorni scorsi era stata data alle fiamme una chiesa.

Gli scontri sono iniziati nel quartiere di Shoubra nel nord del Cairo, per poi allargarsi lungo il Nilo nella zona di Maspero davanti alla sede della di Stato e a piazza Tahrih. Secondo alcuni testimoni, i copti in corteo sono stati attaccati con bottiglie molotov, lanci di pietre e forse armi da fuoco da teppisti e uomini che vengono indicati come 'baltageya', cioè "teppaglia al soldo dei controrivoluzionari".

I copti avrebbero reagito ma sarebbero stati circondati da poliziotti o polizia militare (la circostanza non è chiara) che avrebbero sparato in aria per disperderli e poi avrebbero lanciato un gran numero di lacrimogeni. Il bilancio provvisorio parla di oltre 20 morti tra manifestanti e militari.

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