Almeno cinque kamikaze hanno preso d'assalto l'edificio del governo della provincia di Parwan provocando 19 morti tra le forze di sicurezza afgana
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Un gruppo di cinque kamikaze talebani ha attaccato oggi l'edificio del governo della provincia nord-orientale afghana di Parwan, causando almeno cinque esplosioni e ingaggiando uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza, con un bilancio di 19 morti e 25 feriti. L'operazione è stata confermata dal ministero dell'Interno a Kabul il cui portavoce, Siddiq Siddiqi ha riferito che "un primo attentatore suicida si è fatto esplodere all'ingresso meridionale dell'edificio situato a Charikar, capoluogo di Parwan, aprendo un varco al passaggio di quattro suoi compagni". Puntuale è giunta la rivendicazione dei talebani che per bocca del loro portavoce Zabihullah Mujahid hanno assicurato che nell'attacco sono morti "molti agenti di polizia".
Un primo resoconto dell'accaduto è stato fatto alla Tolo Tv dallo stesso governatore Abdul Basir Salangi, che si trovava nel suo ufficio e che ha assicurato di non aver riportato danni: "Eravamo impegnati in una riunione riguardante la sicurezza della regione quando i talebani sono entrati in azione, affrontati dalle forze di sicurezza". Secondo fonti locali le vittime sono 14 impiegati governativi e cinque agenti. Inoltre, una fonte della polizia di Charikar ha reso noto che tre dei kamikaze sono morti negli scontri a fuoco e due nell'esplosione delle cariche che portavano indosso. La provincia nord orientale di Parwan è a circa 50 chilometri a nord di Kabul, ed è da qui che giusto un mese fa si sono ritirati i primi 650 militari americani che hanno lasciato l'Afghanistan.
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