A poco più di quattro mesi dal terremoto e dallo tsunami che hanno distrutto il paese, la nazionale femminile è diventata Campione del Mondo, battendo in finale gli Usa. Una vittoria che ha riportato il sorriso nel Sol Levante
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Un proverbio giapponese spiega bene lo spirito che anima la nazionale di calcio femminile che ha vinto, per la prima volta, i Mondiali battendo ai rigori gli Usa: "se cadi sette volte, rialzati per otto". Alla Commerzbank di Francoforte si è verificata una delle più grosse sorprese della storia del calcio degli ultimi anni, perché ad imporsi sono state le ragazze che nessuno, alla vigilia del torneo, aveva dato per favorite.
Al Mondiale le giapponesi hanno rischiato di non andarci perché il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il paese a marzo hanno impedito loro di allenarsi per un mese, e poi hanno complicato di molto la vita anche quando l'attività è ripresa. Infatti queste ragazze, che non vivono tutte di calcio, dovendo fare altri lavori di giorno potevano allenarsi solo di sera, ma non sempre è stato possibile a causa del razionamento dell'energia elettrica.
Un'impresa memorabile era già stata semplicemente conquistare la finale a spese prima, nei quarti, della Germania padrona di casa e super favorita per il titolo e poi, in semifinale, della Svezia che sembrava poter avere vita facile contro le nipponiche ed invece era stata battuta per 3-1. Era stato un risultato che pochi si attendevano, ed invece era arrivato al termine di un match in cui le ragazze del Giappone avevano dimostrato che pur non potendo essere samurai, ruolo riservato ai maschi, avevano ugualmente spirito guerriero in abbondanza.
Il Giappone femminile, le 'Nadeshiko' come viene chiamato ricordando il nome di un fiore, è la squadra che prima delle partite di questo Mondiale è sempre scesa in campo portando uno striscione con la scritta "grazie agli amici di tutto il mondo per l'aiuto" e adesso è campione del mondo.
Il Giappone ha battuto in finale ai rigori 5-3 gli Stati Uniti, al termine di una partita emozionante. I tempi regolamentari erano finiti 1-1, poi gli Usa erano riusciti a portarsi sul 2-1 ai supplementari, con una rete della Wambach. Il pareggio giapponese, segnato dalla Sawa al minuto 118, ha allungato la sfida sino ai penalty, dove gli errori delle americane hanno consegnato la vittoria al Giappone, al suo primo successo iridato.
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