Intercettazioni, Murdoch risponderà in Parlamento

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Il presidente di News Corp in un’intervista al Wall Street Journal smentisce le voci di vendita di alcuni dei suoi giornali. Intanto secondo fonti di stampa Usa l’Fbi avrebbe aperto un’inchiesta sul gruppo

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Rupert e James Murdoch compariranno davanti alla Commissione Media, Cultura e Sport della Camera dei Comuni martedì prossimo, il 19 luglio per rispondere sullo scandalo intercettazioni. Lo ha annunciato un portavoce di News Corp. Il magnate australiano si era inizialmente detto "non disponibile" mentre il figlio aveva chiesto di poter rinviare la sua audizione. La decisione arriva dopo le critiche espresse dal vicepremier Nick Clegg e dal premier, David Cameron, che ha chiesto a entrambi di presentarsi in Parlamento.
Quello stesso giorno anche Rebekah Brooks, amministratore delegato di News International, ha accettato di comparire dinanzi alla commissione parlamentare Cultura Media e Sport.

Brooks, molto vicina alla famiglia Murdoch e amica del primo ministro britannico David Cameron, è stata criticata duramente per il suo ruolo nello scandalo britannico delle scorse settimane. La 43enne è stata direttrice del tabloid News of the World, al centro dello scandalo, ma si è rifiutata di rassegnare le dimissioni sostenendo di non essere stata a conoscenza di alcuna violazione.
Il 13 luglio News Corp, gruppo editoriale globale di cui fa parte anche Sky Italia, ha annunciato la decisione di ritirare l'offerta da 12 miliardi dollari per arrivare al 61% di BSkyB non ancora in suo possesso.

Sul fronte delle indagini intanto, si registra un altro arresto. Si tratta di Neil Wallis, all'epoca delle intercettazioni illegali vice di Andy Coulson (prima direttore di 'News of the World' e poi portavoce di David Cameron, carica da cui si è dimesso nei mesi scorsi). Si tratta del nono arrestato da quando l’inchiesta è stata riaperta, a gennaio. La scorsa settimana gli inquirenti avevano arrestato lo stesso Coulson, adesso in libertà vigilata.

Lo scandalo delle intercettazioni illegali, intanto, si allarga e supera i confini della Gran Bretagna raggiungendo Stati gli Uniti e Australia (guarda il video in alto). Secondo fonti di stampa Usa l'Fbi avrebbe aperto un'inchiesta su News Corp. L'indagine servirebbe ad accertare se giornalisti delle testate del gruppo abbiano intercettato telefonate dei
familiari delle vittime degli attentati dell'11 settembre 2001. Né l'Fbi né News Corp hanno confermato la notizia.

L'intervista al Wall Street Journal - In un'intervista al Wall Street Journal (di proprietà di News Corp) Rupert Murdoch ha parlato dello scandalo. Murdoch, si legge in un'anticipazione del sito del quotidiano, ha definito "pura spazzatura" le voci di una vendita dei giornali di News International. E ha respinto le accuse al suo ultimogenito di aver reagito troppo lentamente allo scandalo dei tabloid: "Ha agito il più rapidamente possibile, nel momento in cui ha potuto". Lo stesso Murdoch ha detto che anche lui ha reagito in fretta: "Quando sento qualcosa di sbagliato, insisto per aggiustarlo".

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