Mentre sembra crollare l'imputazione per stupro ai danni dalla cameriera dell'Hotel Sofitel, la giornalista Banon denuncia l'ex direttore del Fmi per un'aggressione di 8 anni fa. I difensori reagiscono con una controdenuncia per calunnia
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Non c'è tregua per Dominique Strauss-Kahn. Proprio mentre sembravano crollare le accuse di stupro mosse da Nafissatou Diallo, la donna delle pulizie dell'Hotel Sofitel di Manhattan, la cui versione sembra convincere sempre meno la giustizia Usa, l'ex-direttore del Fmi e candidato dei sogni della sinistra per la corsa all'Eliseo del 2012, deve far fronte a un nuovo siluro che arriva dalla Francia.
Dopo settimane di mezzi annunci e ripensamenti, la scrittrice e giornalista Tristane Banon, che dice di aver subito un tentativo di stupro da Dsk nel febbraio 2003, si è decisa a sporgere denuncia contro di lui. Pronta la reazione: i legali dell'ex direttore dell'Fmi hanno annunciato una controdenuncia per calunnia.
Mentre il diretto interessato, che appena venerdì 1 luglio è stato rimesso in libertà dalla giustizia Usa dopo 48 giorni, fa sapere che denuncerà la bionda Tristane, 32 anni, per calunnia. "La mia cliente - ha annunciato oggi il legale della donna in un'intervista all'Express - sporge denuncia per tentativo di stupro nei confronti di Dominique Strauss-Kahn. Domani depositerò la denuncia in tribunale, che riceverà mercoledì mattina. La Banon ha realmente subito ciò di cui accusa Strauss-Kahn (...) I fatti non riguardano un'aggressione sessuale ma un tentativo di stupro, per il quale la prescrizione è di dieci anni".
Vedere Dsk appena "libero andare subito a mangiare con gli amici in un ristorante di lusso (a New York, ndr.) mi fa star male", attacca la Banon, in un'altra intervista all'Express, aggiungendo: "Nutro un solo desiderio, che torni in Francia con la sua presunzione di innocenza per andare insieme in tribunale".
Secondo il suo avvocato, fino ad oggi, la bella Tristane non ha mai denunciato Dsk a causa delle pressioni della madre, Anne Mansouret, consigliere socialista nella regione dell'Alta Normandia. Ma anche se tanti anni sono passati da quella giornata del febbraio 2003, lo scandalo legato a Nafissatou Diallo l'avrebbe convinta ad agire. Qualcuno deve averla "fortemente incitata", ha affermato Jean-Christophe Cambadelis, deputato socialista vicino a Strauss-Kahn. Interrogato sulla tesi del complotto, Cambadelis ha risposto che "siamo in una situazione cieca".
Nel 2007, la donna aveva già raccontato alla tv come Strauss-Kahn avesse tentato di aggredirla cinque anni prima. In quell'occasione, però, il nome dell'uomo politico era stato coperto da un 'bip'. Un resoconto a tratti violento, in cui ricordava di "essersi battuta" con l'aggressore, di avergli "tirato dei calci" mentre lui "mi ha sganciato il reggiseno, e ha cercato di aprirmi i jeans".
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