Giappone: "Il nucleare ancora fondamentale"

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Il ministro dell'Industria giapponese Banri Kaieda
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Il ministro dell’Industria Kaieda commenta i risultati del referendum italiano: "Comprendo le spinte all’abbandono dopo Fukushima ma l’atomo resta un pilastro della nostra politica energetica". Intanto il governo approva il piano di risarcimenti Tepco

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L'energia nucleare "continuerà a essere uno dei quattro pilastri della politica energetica del Giappone": lo ha detto il ministro dell'Industria nipponico, Banri Kaieda, commentando il risultato del referendum italiano che ha bocciato il ritorno dell'energia atomica.

"L'atomo è pilastro energetico" - Parlando alla stampa il 14 giugno, Kaieda ha ammesso di "comprendere" le spinte all'abbandono del nucleare anche in Giappone, dopo la crisi ancora irrisolta della centrale di Fukushima. Ma ha anche osservato che "l'erogazione poco flessibile dell'elettricità ha impatti sull'attività economica e la vita delle persone". Il Giappone, prima del sisma dell'11 marzo, aveva una quota di elettricità generata dall'atomo pari a oltre il 30% del fabbisogno complessivo. Con appena 19 impianti operativi su 54, il tasso di utilizzo delle centrali nucleari è crollato al 40,9%, al livello più basso dal maggio 1979, moltiplicando così i timori sul rischio di blackout in piena estate. Kaieda ha ricordato, quanto alle valutazioni internazionali, che l'energia nucleare è "uno dei quattro importanti pilastri energetici come ha detto di recente anche il premier Naoto Kan nell'ambito del G8".

Piano di risarcimenti Tepco - Il governo giapponese ha approvato poi il disegno di legge che consentirà alla Tepco, il gestore della centrale di Fukushima, di provvedere ai risarcimenti dei danni a residenti e imprese causati dalla crisi nucleare. A tre mesi dalla catastrofe dell'11 marzo, sono tutti da definire i tempi per di approvazione del provvedimento da parte del parlamento, vista la debolezza politica del premier Naoto Kan e le crescenti pressioni per le sue dimissioni. Il ministro dell'Industria Banri Kaieda ha spiegato, dopo il via libera dell'esecutivo, che lo schema sarà portato all'esame della Dieta "quanto prima possibile". Ha anche definito inaccettabile l'ipotesi di "aumento sostanziale" delle tariffe dell'energia elettrica per finanziare i rimborsi e "prioritaria" la vendita di asset della Tepco a servizio dell'operazione. Secondo la soluzione ideata dal governo giapponese, per aiutare la Tepco sarà creato un fondo al quale contribuiranno tutte le altre utility con impianti nucleari, oltre allo stesso governo, se necessario. In quest'ultimo caso, è prevista la restituzione del prestito in un numero imprecisato di anni.

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