Benedetto XVI si è collegato con l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale: "Tutti ammiriamo il vostro coraggio, la disciplina e l'impegno con cui voi vi siete preparati per questa missione". GUARDA LE IMMAGINI
"Cari astronauti, sono molto lieto di avere questa straordinaria possibilità di una conversazione con voi durante la vostra missione".
Con queste parole Benedetto XVI ha iniziato il suo dialogo con l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, dicendosi "particolarmente grato di potermi rivolgere a così tanti di voi, data la presenza contemporanea in questo momento di due equipaggi sulla Stazione Spaziale".
"L'umanità - ha detto il Papa nel suo saluto iniziale, parlando in inglese - vive un periodo di rapidissimo progresso delle conoscenze scientifiche e delle applicazioni tecniche. In un certo senso, voi siete i nostri rappresentanti - la punta avanzata dell'umanità che esplora nuovi spazi e nuove possibilità per il nostro avvenire, andando aldilà dei limiti delle nostre esperienze quotidiane".
"Tutti ammiriamo il vostro coraggio, la disciplina e l'impegno con cui voi vi siete preparati per questa missione. Noi siamo convinti che siete animati da nobili ideali e che voi volete mettere i frutti delle vostre ricerche e delle vostre imprese a disposizione di tutta l'umanità e per il bene comune".
"Questa conversazione mi dà quindi modo di esprimere anch'io la mia ammirazione e il mio apprezzamento per voi e per tutti quelli che collaborano a rendere possibile la vostra impresa, e di incoraggiarvi cordialmente nel portarla a compimento con sicurezza e successo".
Al termine del dialogo, con cinque domande e risposte, il Papa ha quindi salutato gli astronauti augurando "il meglio per il vostro lavoro e per la riuscita della vostra grande missione al servizio della scienza, della collaborazione internazionale, dell'autentico progresso e per la pace nel mondo".
"Continuerò a seguirvi con il mio pensiero e la mia preghiera", ha aggiunto prima di dare agli astronauti la sua benedizione apostolica.
Con queste parole Benedetto XVI ha iniziato il suo dialogo con l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, dicendosi "particolarmente grato di potermi rivolgere a così tanti di voi, data la presenza contemporanea in questo momento di due equipaggi sulla Stazione Spaziale".
"L'umanità - ha detto il Papa nel suo saluto iniziale, parlando in inglese - vive un periodo di rapidissimo progresso delle conoscenze scientifiche e delle applicazioni tecniche. In un certo senso, voi siete i nostri rappresentanti - la punta avanzata dell'umanità che esplora nuovi spazi e nuove possibilità per il nostro avvenire, andando aldilà dei limiti delle nostre esperienze quotidiane".
"Tutti ammiriamo il vostro coraggio, la disciplina e l'impegno con cui voi vi siete preparati per questa missione. Noi siamo convinti che siete animati da nobili ideali e che voi volete mettere i frutti delle vostre ricerche e delle vostre imprese a disposizione di tutta l'umanità e per il bene comune".
"Questa conversazione mi dà quindi modo di esprimere anch'io la mia ammirazione e il mio apprezzamento per voi e per tutti quelli che collaborano a rendere possibile la vostra impresa, e di incoraggiarvi cordialmente nel portarla a compimento con sicurezza e successo".
Al termine del dialogo, con cinque domande e risposte, il Papa ha quindi salutato gli astronauti augurando "il meglio per il vostro lavoro e per la riuscita della vostra grande missione al servizio della scienza, della collaborazione internazionale, dell'autentico progresso e per la pace nel mondo".
"Continuerò a seguirvi con il mio pensiero e la mia preghiera", ha aggiunto prima di dare agli astronauti la sua benedizione apostolica.