"Uccideremo Bin Laden": la promessa (mantenuta) di Obama

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Il sito americano Politifact.com ha esaminato più di 500 dichiarazioni fatte dal presidente Usa durante l’ultima campagna elettorale. Per vedere quali obiettivi sono stati raggiunti e quali no. Come per esempio la chiusura della prigione di Guantanamo

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di Isabella Fantigrossi

“Uccideremo Osama Bin Laden”: promessa mantenuta. “Annienteremo Al Qaeda”: ci sta lavorando. Così, dopo i fatti di domenica 1 maggio, Barack Obama guadagna due punti in più.
E ora a commentare i propositi che il presidente degli Stati Uniti si era posto poco prima di essere eletto, sono i giornalisti di Politifact.com, il sito fondato dal giornalista Bill Adair del St.Petersburgh Times (Florida).

Politifact, che nel 2009 ha vinto il premio Pulitzer per l’ottima copertura delle presidenziali del 2008, ha come obiettivo quello di verificare tutte le affermazioni fatte da chi ha un incarico pubblico e istituzionale. E, in molti casi, ha ottenuto poi l’effetto di sbugiardare i politici americani. Il sito verifica la fondatezza delle promesse fatte attraverso un “veritometro”, che nel caso del presidente degli Stati Uniti viene chiamato “Obamometro”. I giornalisti hanno raccolto più di 500 promesse fatte dall’inquilino della Casa Bianca durante la campagna elettorale del 2008 e le hanno classificate in obiettivi non ancora valutati (2), in corso (219), in stallo (70), compromessi raggiunti (40), promesse mantenute (135) e promesse spezzate (42).

E, dopo l'uccisione dello Sceicco del terrore, le ultime due promesse valutate di Obama sono state proprio quelle sul tema della sicurezza nazionale . “We will kill Bin Laden”: una promessa mantenuta. E “We will crush Al-Qaeda”: un’azione in corso. “Queste devono essere le nostre più grandi priorità della sicurezza nazionale", aveva detto il presidente degli Stati Uniti il 7 ottobre 2008, un mese prima del voto, durante un dibattito sulla politica estera. Un obiettivo è stato raggiunto ad Abbottabad, la cittadina pakistana dove Osama Bin Laden è stato ammazzato. Mentre, a proposito dell’altro, nonostante la cattura o l’uccisione dei principali leader di Al-Qaeda - scrivono i giornalisti di Politifact.com - secondo esperti di terrorismo il gruppo è ancora una forza internazionale attiva.

In occasione dell’uccisione di Osama, Politifact.com ha poi voluto ricordare le altre promesse di Barack Obama sul tema della sicurezza e del terrorismo già valutate dai suoi giornalisti:

- Chiudere Guantanamo: promessa spezzata. Il 7 marzo 2011 Obama ha firmato un ordine esecutivo che legittima i processi militari per i detenuti nel carcere cubano e consente la detenzione anche dei sospettati. E a Politifact.com è sembrato ormai chiaro che Guantanamo non sarà chiusa durante il primo mandato di Obama.
- Nomina di un consulente di sicurezza incaricato di coordinare tutti i programmi degli Stati Uniti che hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di terrorismo nucleare e di proliferazione di armi: promessa mantenuta subito dopo l’elezione. Gary Samore è stato nominato coordinatore nazionale del Consiglio di sicurezza per il controllo delle armi.
- Ripensamento della legge di George W. Bush sulle commissioni militari: in stallo. Il 15 maggio 2009 Obama ha annunciato di voler mantenere quel sistema speciale pensato dall’ex presidente degli Stati Uniti che permetteva di aggirare la convenzione di Ginevra sul trattamento dei detenuti.
- Volontà di affrontare il problema delle carceri statunitensi, “dove gli americani più disaffezionati”, aveva detto Obama nel 2008, “vengono presi di mira da Al Qaeda per la conversione”: in stallo.
- Volontà di tenere un vertice sul terrorismo nucleare nel 2009: compromesso raggiunto. Obama a luglio 2009 ha annunciato un piano per ospitare un Global Nuclear Security Summit

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