Il presidente dello Zimbabwe sfida il divieto di viaggiare nell'Ue e atterra a Roma per partecipare alla cerimonia. Da anni, il suo governo è criticato dalla comunità internazionale, che gli contesta "la campagna prolungata di assassinii e violenze"
Giovanni Paolo II beato, a sei anni dalla scomparsa: le foto
(in fondo all'articolo tutti i video sulla beatificazione di Karol Wojtyla)
C'era ai funerali di Wojtyla, ci sarà alla sua beatificazione, benché la sua sia una figura piuttosto controversa. Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe farà parte delle delegazioni che domenica raggiungeranno piazza San Pietro per la cerimonia che consacrerà Wojtyla beato (guarda la gallery).
Giunto con un volo speciale dell'Air Zimbabwe proveniente da Harare, atterrato all'aeroporto Leonardo Da Vinci poco dopo le 8 di sabato 10 aprile, Mugabe, insieme alla consorte e a una folta delegazione al seguito, al suo arrivo è stato prelevato direttamente sotto bordo dell'aereo e quindi trasferito fino al terminal 3 con una berlina scortata da alcune pattuglie della Polaria.
Domenica 1 maggio, sarà sul sagrato della piazza, nell'area a destra, riservata alle delegazioni.
La sua presenza alla cerimonia ha già provocato polemiche su alcuni blog e quotidiani internazionali. Su Mugabe gravano diverse ombre. Nel marzo del 2001, l'Europarlamento condannò "la campagna prolungata di assassinii, violenze, intimidazioni e molestie" messa in opera dal presidente e dal partito Zanu-Pf contro avversari politici, braccianti e agricoltori bianchi.
L'anno successivo il parlamento europeo denunciò brogli elettorali, parlando di "una frode elettorale su larga scala", e di elezioni che "sicuramente non sono state né libere né eque".
Un quadro che indusse Strasburgo a comminare sanzioni nei suoi confronti, vietando a lui e a tutti i membri del suo governo l'ingresso sul territorio comunitario e chiedendo che i beni suoi e della sua famiglia, detenuti in Europa, fossero congelati.
Le organizzazioni umanitarie hanno denunciato a più riprese le violenze di cui Mugabe si sarebbe macchiato.
Lo Zimbabwe, tra l'altro, ha dato ospitalità a Menghistu, il sanguinario dittatore etiopico condannato a morte per genocidio dalla Corte Suprema dell'Etiopia. Quando Mugabe, l'8 aprile 2005, raggiunse il sagrato di San Pietro per i funerali di Giovanni Paolo II, non mancarono gli imbarazzi e le critiche, come ricorda il sito del Daily Mail.
E si disse chiaramente che il presidente dello Zimbabwe stava sfidando il divieto di viaggiare nell'Unione Europea. Il Vaticano è una enclave nel territorio dello stato italiano, membro della Ue, il cui territorio sarebbe quindi interdetto. Ma nel novembre 2009 Mugabe è stato di nuovo a Roma, per il vertice mondiale organizzato dalla Fao sulla sicurezza alimentare, con polemiche ma anche con una folta delegazione al seguito.
Mugabe è cattolico. Nel 1988 papa Giovanni Paolo II era stato in visita nel suo paese. Prima è stato primo ministro del paese dal 1980 al 1987; dal 31 dicembre 1987 ricopre la carica di presidente ed e' il leader del partito Zimbabwe African National Union.
(in fondo all'articolo tutti i video sulla beatificazione di Karol Wojtyla)
C'era ai funerali di Wojtyla, ci sarà alla sua beatificazione, benché la sua sia una figura piuttosto controversa. Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe farà parte delle delegazioni che domenica raggiungeranno piazza San Pietro per la cerimonia che consacrerà Wojtyla beato (guarda la gallery).
Giunto con un volo speciale dell'Air Zimbabwe proveniente da Harare, atterrato all'aeroporto Leonardo Da Vinci poco dopo le 8 di sabato 10 aprile, Mugabe, insieme alla consorte e a una folta delegazione al seguito, al suo arrivo è stato prelevato direttamente sotto bordo dell'aereo e quindi trasferito fino al terminal 3 con una berlina scortata da alcune pattuglie della Polaria.
Domenica 1 maggio, sarà sul sagrato della piazza, nell'area a destra, riservata alle delegazioni.
La sua presenza alla cerimonia ha già provocato polemiche su alcuni blog e quotidiani internazionali. Su Mugabe gravano diverse ombre. Nel marzo del 2001, l'Europarlamento condannò "la campagna prolungata di assassinii, violenze, intimidazioni e molestie" messa in opera dal presidente e dal partito Zanu-Pf contro avversari politici, braccianti e agricoltori bianchi.
L'anno successivo il parlamento europeo denunciò brogli elettorali, parlando di "una frode elettorale su larga scala", e di elezioni che "sicuramente non sono state né libere né eque".
Un quadro che indusse Strasburgo a comminare sanzioni nei suoi confronti, vietando a lui e a tutti i membri del suo governo l'ingresso sul territorio comunitario e chiedendo che i beni suoi e della sua famiglia, detenuti in Europa, fossero congelati.
Le organizzazioni umanitarie hanno denunciato a più riprese le violenze di cui Mugabe si sarebbe macchiato.
Lo Zimbabwe, tra l'altro, ha dato ospitalità a Menghistu, il sanguinario dittatore etiopico condannato a morte per genocidio dalla Corte Suprema dell'Etiopia. Quando Mugabe, l'8 aprile 2005, raggiunse il sagrato di San Pietro per i funerali di Giovanni Paolo II, non mancarono gli imbarazzi e le critiche, come ricorda il sito del Daily Mail.
E si disse chiaramente che il presidente dello Zimbabwe stava sfidando il divieto di viaggiare nell'Unione Europea. Il Vaticano è una enclave nel territorio dello stato italiano, membro della Ue, il cui territorio sarebbe quindi interdetto. Ma nel novembre 2009 Mugabe è stato di nuovo a Roma, per il vertice mondiale organizzato dalla Fao sulla sicurezza alimentare, con polemiche ma anche con una folta delegazione al seguito.
Mugabe è cattolico. Nel 1988 papa Giovanni Paolo II era stato in visita nel suo paese. Prima è stato primo ministro del paese dal 1980 al 1987; dal 31 dicembre 1987 ricopre la carica di presidente ed e' il leader del partito Zimbabwe African National Union.