Svolta storica in Siria: abolite le leggi speciali
MondoLa loro abrogazione arriva dopo settimane di scontri e di proteste da parte dell'opposizione. Erano in vigore da quasi mezzo secolo. Soppressa anche la Corte suprema per la sicurezza dello stato. FOTO E VIDEO: LO SPECIALE
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(in fondo all'articolo tutti i video sulle proteste in Siria e in Giordania)
Dopo quasi 50 anni dalla sua entrata in vigore il governo siriano ha revocato la legge sullo stato d'emergenza, la cui abrogazione era richiesta da settimane dall'opposizione. La legge, che vigeva dal 1962, aveva sospeso di fatto la maggior parte delle garanzie costituzionali per i cittadini, imponeva restrizioni alle riunioni pubbliche e agli spostamenti e permetteva arresti 'facili' di persone sospettate di essere oppositori del governo di Damasco.
Il mancato rispetto di questa legge negli ultimi ha portato all'arresto di molti attivisti e intellettuali siriani. Tra i provvedimenti che la norma stabiliva c'era anche il divieto di riunirsi pubblicamente in un numero superiore a cinque persone. Questo per scongiurare che potessero nascere movimenti popolari come quelli che nei mesi scorsi hanno portato al rovesciamento dei governi in Egitto e Tunisia.
Un divieto che, come dimostrano le imponenti manifestazioni a Damasco, Homs, Latakia e Daraa, non è stato rispettato dall'opposizione che ha sfidato le forze di sicurezza scendendo in piazza.
Per le autorità siriane il mantenimento delle leggi d'emergenza era giustificato dallo stato di guerra in corso ancora con Israele e dalla minaccia per il paese rappresentata dai gruppi terroristici. Ma le recenti pressioni dell'opposizione, che da un mese manifesta da nord a sud della Siria contro il presidente Bashar al-Assad, hanno convinto il governo siriano della necessità di una svolta 'storica'.
L'estremo tentativo, secondo alcuni analisti, di scongiurare un'ulteriore degenerazione della crisi politica che ha infiammato la Siria.
La notizia della revoca della legge d'emergenza era comunque attesa a giorni. Lo scorso 16 aprile al-Assad aveva annunciato, in un discorso tenuto a Damasco in occasione della prima riunione del governo, che la legge sarebbe stata revocata entro pochi giorni.
Alcune settimane fa, inoltre, il presidente siriano aveva nominato una commissione di esperti con il compito di stilare una normativa che portasse all'abrogazione della legge. Secondo indiscrezioni di stampa la proposta era quella di sostituire l'attuale legge con una normativa 'anti-terrorismo'. Il governo siriano ha decretato anche l'abolizione della Corte suprema per la sicurezza dello stato.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa nazionale 'Sana', con l'entrata in vigore della legislazione necessaria per l'abrogazione dello stato di emergenza, è prevista anche la chiusura di questo tribunale usato per processare gli oppositori del regime.
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Dopo quasi 50 anni dalla sua entrata in vigore il governo siriano ha revocato la legge sullo stato d'emergenza, la cui abrogazione era richiesta da settimane dall'opposizione. La legge, che vigeva dal 1962, aveva sospeso di fatto la maggior parte delle garanzie costituzionali per i cittadini, imponeva restrizioni alle riunioni pubbliche e agli spostamenti e permetteva arresti 'facili' di persone sospettate di essere oppositori del governo di Damasco.
Il mancato rispetto di questa legge negli ultimi ha portato all'arresto di molti attivisti e intellettuali siriani. Tra i provvedimenti che la norma stabiliva c'era anche il divieto di riunirsi pubblicamente in un numero superiore a cinque persone. Questo per scongiurare che potessero nascere movimenti popolari come quelli che nei mesi scorsi hanno portato al rovesciamento dei governi in Egitto e Tunisia.
Un divieto che, come dimostrano le imponenti manifestazioni a Damasco, Homs, Latakia e Daraa, non è stato rispettato dall'opposizione che ha sfidato le forze di sicurezza scendendo in piazza.
Per le autorità siriane il mantenimento delle leggi d'emergenza era giustificato dallo stato di guerra in corso ancora con Israele e dalla minaccia per il paese rappresentata dai gruppi terroristici. Ma le recenti pressioni dell'opposizione, che da un mese manifesta da nord a sud della Siria contro il presidente Bashar al-Assad, hanno convinto il governo siriano della necessità di una svolta 'storica'.
L'estremo tentativo, secondo alcuni analisti, di scongiurare un'ulteriore degenerazione della crisi politica che ha infiammato la Siria.
La notizia della revoca della legge d'emergenza era comunque attesa a giorni. Lo scorso 16 aprile al-Assad aveva annunciato, in un discorso tenuto a Damasco in occasione della prima riunione del governo, che la legge sarebbe stata revocata entro pochi giorni.
Alcune settimane fa, inoltre, il presidente siriano aveva nominato una commissione di esperti con il compito di stilare una normativa che portasse all'abrogazione della legge. Secondo indiscrezioni di stampa la proposta era quella di sostituire l'attuale legge con una normativa 'anti-terrorismo'. Il governo siriano ha decretato anche l'abolizione della Corte suprema per la sicurezza dello stato.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa nazionale 'Sana', con l'entrata in vigore della legislazione necessaria per l'abrogazione dello stato di emergenza, è prevista anche la chiusura di questo tribunale usato per processare gli oppositori del regime.