Nel giorno in cui entra in vigore il divieto di indossare il velo islamico in luoghi pubblici, Kenza Drider, attivista di 32 anni , decide di viaggiare in treno a volto coperto. "E' in gioco la mia libertà"
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Una giovane donna con il niqab ha sfidato il divieto del velo islamico in Francia, entrato in vigore lunedì 11 aprile, prendendo il treno da Avignone a Parigi.
Secondo la giovane, il divieto di indossare burqa e niqab nei luoghi pubblici è un attentato ai suoi "diritti europei. Non faccio altro che difenderli - ha aggiunto -. Si tratta della mia libertà di andare e venire e della mia libertà religiosa. E questa legge li viola", ha continuato ancora Kenza Drider, di 32 anni, madre di quattro bambini.
Kenza, con un niqab beige e marrone, è arrivata intorno alle 9:30 alla gare de Lyon, a Parigi, dove, dice, è stata invitata a partecipare ad una trasmissione televisiva. Non le è stata fatta alcuna multa. "Non si tratta di una provocazione - continua la giovane -non faccio altro che applicare i miei diritti di cittadina francese. E se dovessi essere verbalizzata, pagherò la multa. Ma in questo caso, mi sentirò in dovere di fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo in nome della liberta"'.
Alla stazione di Avignone, dove Kenza è salita sul suo Tgv per Parigi, c'era anche il marito Allal Drider: "Secondo questa legge - ha detto quest'ultimo - mia moglie dovrebbe restare chiusa in casa: vi sembra normale tutto questo? Indossa il velo da 13 anni e non ha mai sconvolto nessuno".
Secondo le stime ufficiali, sono circa 2mila le donne che in Francia indossano il velo islamico, su una popolazione musulmana totale stimata tra i quattro ed i sei milioni. A partire dall'11 aprile, dunque, tutte le donne fermate con il volto coperto rischiano una multa di 150 euro, al quale può essere aggiunto uno stage di educazione civica.
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