Libia, gli insorti: combatteremo l’immigrazione clandestina

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Il capo del consiglio nazionale dei ribelli rassicura l'Italia sull'intenzione di proseguire nella lotta agli sbarchi. Si combatte intanto per il controllo della città di Ajdabiya

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Si combatte per il controllo di Ajdabiya (città chiave a est della Libia) tra le forze leali al leader libico Muammar Gheddafi e gli insorti. Per tutto il giorno sono stati udibili  sparatorie e colpi di artiglieria nella parte orientale della città, con colonne di fumo che si sono levate dalla zona. Fonti dei ribelli sostengono che le forze di Gheddafi sono avanzate e si stanno spingendo verso il centro della città, considerata la porta di ingresso alla parte orientale della Libia roccaforte degli insorti. "C'è resistenza in città... Le forze di Gheddafi stanno combattendo con i ribelli, hanno una presenza all'interno" ha detto uno degli insorti a un posto di controllo alla periferia est di Ajdabiya.

Il Consiglio nazionale transitorio libico di Bengasi, governo degli insorti, intanto, cerca di costruire i suoi rapporti diplomatici per il dopo Gheddafi e all'Italia promette collaborazione nella lotta all'immigrazione clandestina. "Con l'Italia e con il resto del mondo ci impegniamo a combattere l'immigrazione clandestina, un'emergenza che vede il vostro Paese in prima linea. Ma vorremmo anche che l'Italia ci desse una mano nell'affrontare tutto questo, aiutandoci a proteggere le nostre frontiere' ha detto Mustafa Abdel Jalil, capo degli insorti di Bengasi, alla vigila della sua visita a Roma.

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