La Francia: l'Italia ha ragione sugli immigrati

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Nicolas Sarkozy insieme a Francois Fillon
epa02445931 (FILE) A file photo dated 08 may 2010 shows France's President Nicolas Sarkozy (L) speaking with Prime Minister Francois Fillon at the end of a ceremony to mark the end of World War Two in Paris at the Charles de Gaulle statue on the Champs Elysee in Paris, France. Media reported that Fillon has handed in his and his government's resignation to French president Nicolas Sarkozy on 13 November 2010.  EPA/PHILIPPE WOJAZER / POOL MAXPPP OUT

In un'intervista al Corriere il primo ministro transalpino Francois Fillon si dice solidale con Roma e aggiunge: "L'Europa vi deve sostenere anche finanziariamente". Sulla Libia: "Non c'è la minima motivazione economico-finanziaria". RASSEGNA STAMPA

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L'emergenza sbarchi, la guerra in Libia, la scalata Lactalis. E soprattutto, i rapporti con l'Italia. In una lunga intervista al Corriere della Sera, il primo ministro francese Francois Fillon parla a tutto campo dei temi principali nell'agenda internazionale di questi giorni. E si sofferma soprattutto a commentare i rapporti con il nostro Paese, divenuti tesi dopo le divergenze emerse sulla gestione della crisi libica e dell'emergenza sbarchi.
"La Francia è totalmente solidale con l'Italia quanto alla questione delle ondate migratorie provocate dalle rivoluzioni del Sud del Mediterraneo" dice il premier francese. E aggiunge: "L'Europa deve sostenere anche finanziariamente l'Italia, che sopporta i costi dell'assistenza provvisoria a queste persone".
E tuttavia, continua il politico transalpino, "non ci sono altre soluzioni che ricondurre gli immigrati clandestini nel Paese d'origine, attraverso il Paese d'ingresso nell'Ue". Una conferma, dunque, dell'atteggiamento di questi giorni tenuto dalle autorità transalpine nei respingimenti alla frontiera degli immigrati irregolari che arrivavano dall'Italia.

"Nessuna motivazione economica sulla Libia" - Fillon parla poi della crisi libica, si dice convinto che "il regime di Gheddafi sia condannato, a corto o a medio termine" e sull'operazioni Nato afferma: "La Francia non è mai stata ostile alla Nato quanto controllo delle operazioni militari, ma abbiamo sempre rifiutato che l'organizzazione assumesse anche la gestione politica della missione per una ragione semplice: l'intervento in Libia non deve apparire come un'iniziativa dell'Occidente contro il mondo arabo, perché invece è un'operazione chiesta dagli arabi per evitare un massacro". E aggiunge: "Non c'è la minima motivazione economico-finanziaria nell'iniziativa della Francia".

Lactalis è molto radicata in Italia" - Una battuta infine sugli interessi francesi nelle società straniere, che ha portato il governo italiano a varare il decreto antiscalate nella scalata di Lactalis al gruppo Parmalat: "Nel caso di Parmalat e Lactalis il governo francese si guarda bene dall'intervenire sia sull'operazione in corso, sia sulla reazione del governo. Ci limitiamo a osservare che Lactalis è molto radicata in Italia, è il primo raccoglitore di latte".

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