Il presidente della Repubblica interviene all’assemblea generale dell’Onu e difende la missione internazionale: “Intervento legittimo che protegge i civili”. E assicura: “La democrazia avanzerà dall’interno, non sarà imposta da fuori”. IL VIDEO
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"In Libia siamo impegnati a proteggere la popolazione civile e a far rispettare la carta delle Nazioni Unite, agendo nella piena legittimità internazionale conferita dalla risoluzione 1973". Lo ha detto Giorgio Napolitano prendendo la parola di fronte all'assemblea generale dell'Onu. “Sta per tramontare l'era dei regimi che nascondono la verità, limitano il movimento delle persone e fanno ricorso a menzogne, alla corruzione e a false rappresentazioni del mondo esterno" ha detto il Capo dello Stato, "venti di libertà, domande di dignità umana e giustizia sociale si levano con forza attraverso il mondo. Dobbiamo pronunciarci in difesa dei diritti umani come fondamento della stabilità politica e di una crescita sostenibile. Dobbiamo rinnovare il nostro impegno per un sistema multilaterale di relazioni internazionali".
Napolitano ha anche elogiato "il percorso che molti governi hanno ora coraggiosamente intrapreso nella direzione del negoziato politico, del dialogo con la società civile e della partecipazione democratica". "La democrazia avanzerà, dall'interno senza essere imposta da fuori", ha aggiunto. I Paesi arabi "devono sapere che non rimarranno soli, ne' isolati, ne' dimenticati". Su questo "si gioca la stabilizzazione di lungo periodo". Purtroppo il governo libico "ha rigettato numerosi appelli internazionali" ed ha "risposto al dissenso con la repressione".
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