Immigrazione, Ben Ammar: "Non deve pagare solo l’Italia"

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“Non è giusto, quello degli sbarchi è un problema di tutta l’Europa”, dice l’uomo d’affari franco-tunisino a SkyTG24. “Ognuno deve portare una soluzione, è il risultato quello che conta”. GUARDA L’INTERVISTA INTEGRALE

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L’immigrazione non è solo un problema dell’Italia. A dirlo è Tarak Ben Ammar, finanziere e uomo d’affari franco-tunisino, che nei giorni scorsi è stato presente durante la visita in Tunisia dei ministri dell'Interno Roberto Maroni e degli Esteri Franco Frattini per risolvere il problema degli sbarchi. Ospite di SkyTG24, nell’approfondimento condotto da Maria Latella, Tarak Ben Ammar ha anche spiegato il motivo della sua presenza all’incontro diplomatico in Tunisia: “Cerco di aiutare l’Italia e cerco di aiutare il mio paese. Cerco di facilitare il dialogo tra le culture, le religioni, i paesi”.

Quello degli sbarchi – ha detto Ammar – è un problema che preoccupa innanzitutto la Tunisia. Non è bello per un paese vedere la propria gioventù andare altrove”. “All’Italia dico non abbiate paura” perché quelle che arrivano “non sono bestie ma esseri umani”. Ma sottolinea anche che l'Italia  da sola "non può risolvere i problemi dell'Africa del Nord" ed è per questo che dico "all'Europa di aiutarci". "Non si tratta di pagare la gente, incitare i giovani a partire per prendere poi 1.500 euro dall’Italia. L'accordo deve riguardare anche l'Europa: non è giusto che paghi l'Italia perché è più vicina" alla Tunisia, "tutti devono pagare”. Anche perché “gli immigrati non vogliono rimanere in Italia", i tunisini "parlano francese e vogliono andare in altri paesi".

A proposito di un piano italo-tedesco (di cui ha parlato il ministro Frattini) e un altro anglo-francese per la Libia, Ben Amar ha osservato che "in Europa, ognuno deve portare una soluzione, Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, è il risultato quello che conta".

Nel corso dell’intervista sono stati trattati ovviamente anche altri temi, dal caos in Libia (“Gheddafi trovi il coraggio di lasciare”) alle fibrillazioni del mondo economico-finanziario italiano (soprattutto il caso Generali). Nel video in alto è possibile guardare l’intervista integrale a SkyTG24.

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