Nuova minaccia di Gheddafi: "La nostra terra sarà l'inferno"

Mondo
gheddafi_tripoli

Il Colonnello libico torna a scagliarsi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. "E' in corso una crociata contro il mondo islamico. Voi morirete, noi vinceremo". Tripoli bombardata all'alba. La tv di Stato: 48 morti. AUDIO

Guarda anche:
ULTIME NEWS: Tutte le notizie sulla Libia
AUDIO: La minaccia di Gheddafi: Colpiremo il Mediterraneo
FOTO: La rivolta in Libia
LO SPECIALE: Dalle proteste di piazza alla guerra nel Mediterraneo
APPROFONDIMENTO: La Libia, i giornalisti, e l'insidia della propaganda

(In fondo all'articolo tutti i video sul caos in Libia)

"La nostra terra sarà un inferno per voi". E' la nuova minaccia del leader libico Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia, in un discorso trasmesso dalla tv di Stato solo con l'audio. "Tutto il mondo vede che è in corso una guerra crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare - ha detto - abbiamo subito dei raid e questi sono metodi terroristi, se si combatte si combatte sul terreno con una battaglia e non con gli attacchi di questo tipo". Così il colonnello. "Stiamo subendo attacchi dai paesi cristiani - ha affermato - ci attaccano da migliaia di chilometri di distanza, voi siete dei criminali ci sono manifestazioni in tutti i paesi contro questi raid".

"Siete dei barbari, dei terroristi, dei mostri - ha continuato - avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla. L'Italia ci ha tradito, come lo ha fatto la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Combatteremo sulla nostra terra, palmo a palmo. La gente di Bengasi non  permetterà che la bandiera americana, francese e britannica  sventolerà sulla loro città. L'attacco suvbito dal nostro paese non  ha giustificazioni". "Questo attacco rappresenta un nuovo nazismo - ha detto ancora - noi non lasceremo mai la nostra terra, sappiamo che noi vinceremo e voi morirete. Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci è stata data da Dio. Noi siamo oppressi e colui che è oppresso vincerà, mentre coloro che opprimono saranno sconfitti".

Al secondo giorno della missione "Odissea all'alba", sono ripresi i bombardamenti, con un attacco su Tripoli. Secondo la tv di Stato i morti sono 48 e sarebbe stato colpito anche un ospedale. La Cina e la Russia, hanno espresso rammarico per l'attacco contro la Libia, mentre il comitato dell'Unione africana sulla Libia ha chiesto lo "stop immediato a tutte le ostilita'" in Libia.

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]