Sit-in e manifestazioni, scontri e proteste. Mentre precipita la situazione in Libia, che sta sprofondando nella guerra civile, non si placano le rivolte in atto in Yemen, Bahrein. LA SCHEDA
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La Libia in fiamme sta sprofondando nella guerra civile mentre la rivolta prosegue in Nord Africa e nel mondo islamico.
LIBIA: mentre testimoni parlano di almeno mille morti nei bombardamenti sui manifestanti anti-regime di questi giorni a Tripoli, il leader Muammar Gheddafi e' apparso in televisione, prima per pochi secondi la scorsa notte, poi, nel pomeriggio, ha fatto un lungo discorso in cui ha detto che "guiderà la rivoluzione" "fino alla morte", che "userà la forza" contro i rivoltosi, accusando "Usa e Italia" di aver fornito "razzi" ai manifestanti che, ha detto, "meritano di morire". Le telecomunicazioni sono oscurate e di quello che e' successo oggi nelle strade trapela poco.
MAROCCO: diversi gruppi di giovani hanno tentato di organizzare sit in nelle principali città, ma sono stati dispersi dalla polizia. Uno degli organizzatori della manifestazione di domenica, Oussama Khlifi, ha rinnovato l'appello a proseguire le proteste per chiedere riforme politiche.
TUNISIA: il governo di transizione tunisino ha chiesto all' Arabia Saudita l'estradizione di Leila Trabelsi, moglie del presidente decaduto Ben Ali, e intrapreso le procedure di dissoluzione del partito dell'ex dittatore, l'Unione costituzionale democratica (Rcd). A Tunisi, visita ufficiale dei ministri francesi dell'Economia, Christine Lagarde, e degli Affari europei, Laurent Wauquiez.
EGITTO: Centinaia di manifestanti si sono riuniti nel centro del Cairo, davanti alla sede della Lega araba, per protestare contro la repressione in corso in Libia. Lungo i confini con il Paese in rivolta, l'esercito egiziano ha incrementato la propria presenza, per vigilare sul rientro dei connazionali in fuga dal territorio libico. Secondo fonti di sicurezza, oltre 5.000 egiziani sono gia' ritornati in patria, e almeno il doppio sono in attesa alla citta' di frontiera libica di Saloum.
YEMEN: scontri tra manifestanti e sostenitori del regime, armati di pugnali e manganelli, nel centro di Sanaa, con almeno cinque feriti. Intanto, e' proseguito per la seconda notte consecutiva il presidio sulla piazza antistante l'universita' della capitale yemenita, ribattezzata dai membri della protesta "piazza della Liberazione". Prevista per domani una grossa manifestazione dei militanti del partito al potere, il Congresso popolare generale (Cpg).
BAHREIN: nuova imponente manifestazione dei giovani sciiti nella capitale Manama, con decine di migliaia di partecipanti tra cui molte donne, per chiedere le dimissioni del governo a maggioranza sunnita. Mentre dalla piazza della Perla si levavano slogan come 'Il popolo vuole la caduta del regime' e 'Abbasso gli Al-Khalifa' (la famiglia reale, ndr.), un elicottero di sorveglianza vigilava sulla zona. Le forze di sicurezza a terra, invece, non sono intervenute.
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